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giovedì, Maggio 2, 2024
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Stesa nel fortino del clan a Cercola, condanna soft per il ‘baby pistolero’

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Nonostante le gravi accuse a suo carico se l’è cavata con una condanna decisamente al ribasso. Questa la sentenza emessa a carico del minorenne M.A. ritenuto responsabile della sparatoria avvenuta il 25 marzo dello scorso anno al rione Caravita di Cercola, roccaforte del De Luca Bossa-Minichini. Nonostante la pesante ac- cusa formulata a suo carico, il 15enne, difeso dall’avvocato Salvatore Impradice, è riuscito a cavarsela con una condanna a un anno e otto mesi con sospensione della pena. E pensare che il giovanissimo, arrestato dai carabinieri della tenenza di Cercola, rischiava tre anni di carcere. Il baby pistolero era finito in una comunità da cui era anche evaso.
Dopo un mese trascorso in latitanza il ragazzino era stato quindi rintracciato e rinchiuso nell’istituto di Nisida. Armato di una pistola avrebbe esploso due colpi d’arma da fuoco in prossimità di un gruppo di persone in via Matilde Serao nel cuore del Caravita.

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