L’Epifania è ormai alle porte e come di consueto nella notte tra il 5 e il 6 gennaio la Befana si calerà giù dai tetti per lasciare doni e dolciumi ai bambini.
La nottte dell’Epifania nell’immaginario collettivo
Quando parliamo della Befana la mente si focalizza su una vecchietta con il naso lungo e il mento aguzzo, che in sella ad una scopa consegna regali. Nell’immaginario collettivo ciò avviene sotto il peso di un sacco stracolmo di giocattoli, cioccolatini e caramelle: un sacco quasi mai integro all’interno del quale non mancano cenere e carbone, raccolta qua e là all’interno di qualche caminetto dai quali la vecchietta si cala per riempire le calze lasciate appese dai bambini.
Cosa preparare per la Befana in cambio dei regali del 6 gennaio
Un lavoro estenuante quello della Befana a cui non dispiace riposare qualche minuto prima di riprendere le consegne dei regali. Così, per rendere gradevole la sosta, i bambini sono soliti lasciare in un piatto, un mandarino o un’arancia e un bicchiere di vino. Il mattino successivo, infatti, i bambini troveranno il pasto consumato e l’impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto. Inoltre quelli che sono stati buoni ebravi troveranno tanti regali, mentre i più cattivelli dovranno accontentarsi del carbone.
