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sabato, Aprile 27, 2024
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«Tentò di scappare ma il killer gli fece lo sgambetto per ucciderlo»: il racconto

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«Lui stava giocando al video poker, e nel riflesso vide il volto di Cece con la pistola in mano e provò a scappare. Ma gli fece lo sgambetto e lo fece cadere a terra e lì lo finirono». A quasi venti anni dall’omicidio Colaiacono, affiliato al clan De Luca Bossa, Carmine Esposito, uno dei cugini dei Sarno, ha raccontato come si è svolto l’omicidio avvenuto in una sala giochi. Esposito ha poi aggiunto: “L’omicidio risale alla guerra con il clan appena citato. È stato commesso nel periodo estivo dell’anno 1998. Il mandante di tale fatto è stato mio fratello Ciro. Quel periodo veniva affiancato da Antonio Sarno. Gli esecutori materiali sono Nicola Martinez, Vincenzo Cece, Antonio Tubelli che guidava l’auto”. Le dichiarazioni, rilasciate lo scorso, hanno fatto luce su uno degli episodi più significativi della mala di Ponticelli. Esposito ha inoltre aggiunto di essere venuto a sapere della dinamica dell’omicidio in seguito all’accaduto.

“Lo specchietto fu fatto da Alberto Cece, fratello di Vincenzo, cosa che non ricordo se ho già riferito prima ma che ho appreso da mio fratello Ciro dopo l’omicidio. Spararono con la pistola calibro 38, un revolver, ma dalla macchina era sceso anche Vincenzo. “

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