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Tragedia familiare in Abruzzo, medico si toglie la vita dopo aver ucciso moglie e figli

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Orrore a L’Aquila, dove un medico, Carlo Vicentini, ex primario del reparto di urologia dell’ospedale di Teramo e in pensione da un mese, ha ucciso, nelle prime ore del pomeriggio, la moglie e i due figli, per poi suicidarsi. Le vittime della strage sono i figli Massimo, 43 anni e affetto da una grave disabilità per la quale era attaccato a un respiratore, la seconda figlia Alessandra, di 36 anni, e la moglie.

Tragedia familiare a L’Aquila, indagini in corso per inquadrare la dinamica

Sul posto la polizia e il magistrato di turno: alla base della tragedia, apprende l’ANSA, secondo quanto trapela dalle primissime indagini ci sarebbero le condizioni molto gravi di uno dei due figli, quello affetto da disabilità appunto. Per questo motivo il professionista, in pensione da circa un mese, avrebbe perso la testa compiendo la strage.

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Vicentini per sterminare la sua famiglia avrebbe utilizzato una pistola regolarmente denunciata: è una delle indiscrezioni emersa nella fase dei primissimi rilievi che la Polizia sta effettuando sul posto insieme al magistrato di turno Guido Cocco. È al vaglio il movente e le circostanze: non è ancora chiaro che si sia trattato di un raptus o di un gesto premeditato.

 

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.