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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Truffa per la festa della mamma a Napoli, maxi sequestro di profumi e cosmetici: erano tossici e cancerogeni

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In prossimità della ricorrenza della festa della Mamma, c’è sempre chi mira a raggirare i consumatori. Circa 5mila prodotti tossici hanno visto il loro repentino ritiro a Napoli presso un grande deposito che li forniva. I cosmetici non a caso contengono il Lilial, una sostanza estremamente tossica in grado di provocare il cancro. Il sequestro conseguito raggiunge una cifra da oltre 100mila euro.

Il pronto intervento della Polizia 

Si è pervenuti alla destabilizzante scoperta del traffico illecito dei prodotti tossici grazie all’intervento della Polizia Locale di Napoli, del Nucleo di Tutela Ambientale. Gli agenti hanno sequestrato circa 5mila cosmetici in un deposito all’ingrosso nella zona di Gianturco.  A seguito degli accertamenti è stata riscontrata la presenza del butilfenil metilpropionale meglio conosciuto con il nome di Lilial. Ciò che maggiorente aggrava la situazione scaturisce dal divieto predisposto dal bando nella Comunità Europea. Sulla scorta delle procedure applicate si stima che la cifra indicativa dei prodotti tossici ritirati ammonti a 100mila euro. La merce verrà portata a smaltimento e distrutta.

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La produzione e l’origine dei prodotti tossici 

Le procedure investigative hanno visto il supporto della Polizia Locale di Napoli grazie inoltre all’operazione di rifinitura offerta dal nucleo di Tutela Ambientale. Gli agenti hanno accertato che una società di vendita all’ingrosso era propensa a vendere in prossimità della ricorrenza della Festa della Mamma una serie di prodotti tossici contenenti Lilial. Il numero di confezioni da immettere sul mercato ammontava a 4800. Con tale scoperta si è anche decretata la provenienza di tali prodotti, si può infatti affermare con sicurezza che le loro origini siano turche e rumene.

Può provocare il cancro!

Le tracce costituenti i prodotti tossici rivelano pigmenti di butilfenil metilpropionale o Lilial. Tale sostanza risulta particolarmente nociva per il corpo umano in quanto può apportare una serie di problemi e sconvolgimenti sanitari. L’elemento in questione non è infatti casualmente annoverato tra le sostanze cancerogene, mutagene o tossiche (cosiddette sostanze “Cmr”). L’intervento e l’esposizione progressiva del corpo a questi prodotti può infatti provocare cancro all’apparato riproduttivo ed al sistema endocrino. Nonostante questi cosmetici abbiano avuto per fortuna vita breve le indagini continuano nell’ipotesi di poter scovare altri traffici illeciti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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