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venerdì, Aprile 26, 2024
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Usura in provincia di Napoli, mamma e figlia ottengono i domiciliari

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Erano state arrestate ad inizio anno perché accusate di gestire un giro di usura ed estorsioni. La presunta associazione a delinquere messa su da alcune donne a Portici fu sgominata dai carabinieri di Torre del Greco, al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli ed eseguite dai militari di Portici. Tra le vittime c’era chi si rivolgeva a loro per pagare il fitto di casa a fine mese, ma anche per saldare debiti di gioco o per acquistare il computer al figlio. A mamma e figlie chiedevano soldi pure persone in particolare stato di indigenza, anche solo per fare la spesa di beni alimentari.

Determinante per l’attività investigativa, dei carabinieri di Portici, sono state le intercettazioni ambientali grazie alle quali sono venute alla luce una quindicina di episodi, tutti contestati alle indagate. Le vittime sarebbero state poi sottoposte a continue pressioni finalizzate a spingerle a restituire i debiti contratti con tassi usurai, con minacce via cellulare accompagnate da pedinamenti per intimidirle.

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Ieri il gip del tribunale di Napoli (IV sezione) ha concesso il beneficio dei domiciliari per Antonietta e Lucia Carotenuto: ad essere accolte le argomentazioni del loro legale, l’avvocato Giuseppe Perfetto, che è riuscito ad ottenere un’attenuazione della misura cautelare per le sue assistite

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