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venerdì, Aprile 26, 2024
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Walter ucciso a colpi di pistola, il video dell’agguato nel bar a Pescara

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Sono state riprese dall’impianto di videosorveglianza gli ultimi istanti di vita di Walter Albi. L’architetto 66enne è morto in quello che sembra un vero e proprio agguato, infatti, il killer ha agito con il volto coperto da un casco integrale. Nelle immagini, l’uomo, con la pistola in pugno, si vede mentre spara: indossa una giacca nera, i pantaloni più chiari e uno zaino sul petto.

Prima i colpi sono stati esplosi dall’esterno del locale, attraverso la siepe, con cui ferisce le sue due vittime, sedute entrambe allo stesso lato del tavolo. Dopo entra nel dehor, passando tra i vasi, e spara nuovamente mirando alla testa. Dopodichè rovescia una sedia, prende le chiavi di un’automobile e uno o entrambi i telefoni cellulari e, infine, fugge, mentre le vittime sono a terra. Nell’agguato le persone presenti si sono nascoste sotto ai tavoli.

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Le immagini delle videocamere di sorveglianza descrivono chiaramente l’agguato avvenuto al bar del Parco di Pescara, confermando come l’azione si sia svolta in meno di 60 secondi.  Oltre alla vittima, l’architetto 66enne Albi, è rimato ferito gravemente Luca Cavallito, 49 anni. L’ex calciatore ricoverato in condizioni disperate in Rianimazione. L’aggressore avrebbe sparato a distanza ravvicinata: almeno otto i bossoli trovati a terra.

LE IMMAGINI CATTURATE DALLE TELECAMERE

Nel video si nota anche che il killer porta via i cellulari delle sue due “vittime”. Proprio attraverso i dispositivi sarebbe stato possibile ricostruire gli ultimi contatti di Albi e Cavallito. Il 49enne, come ha sottolineato la Asl nel bollettino medico, è arrivato in sala operatoria: “In condizioni gravissime per shock emorragico dovuto a ferite multiple da arma da fuoco interessati torace, addome, arto superiore destro e massiccio facciale”.

Intanto continuano senza sosta le indagini della Polizia di Stato, che sta raccogliendo testimonianze ed eseguendo perquisizioni. L’attività investigativa della squadra Mobile è coordinata dalla Procura di Pescara, con il procuratore capo Giuseppe Bellelli e il sostituto Andrea Di Giovanni.

Il raid armato è avvenuto sulla Strada Parco, all’angolo con via Ravasco, zona residenziale a due passi dalla spiaggia e dal centro centro mentre famiglie con bambini tornavano a casa dal mare.

LE PAROLE DEL TITOLARE DEL BAR

“Non sto bene. Non posso stare bene. Non siamo abituati a queste cose. Le vediamo nei film”, dice la titolare del bar all’Ansa. “Questo delitto così efferato non fa parte della cultura dei pescaresi. È necessaria una chiara e forte risposta da parte degli organi territoriali dello Stato perché i cittadini questo chiedono”, dice il sindaco, Carlo Masci, davanti al locale.

IL VIDEO DI ABRUZZO LIVE

 

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