La Roma rinvia la festa

Dopo trenta secondi arriva la prima palla gol per la Roma. Se la costruisce Delvecchio, che entra in area, ma anzichè cercare Batistuta spara addosso a un avversario. Dall’altra parte, Edmundo pennella una punizione sulla testa di Amoruso, che devia a lato. Il brasiliano del Napoli riprova al 4′, quando fa partire un missile da fuori area su cui Antonioli risponde con bravura. Errore del guardalinee al 9′: nega un evidente corner ai partenopei dopo una deviazione di Cafu.
La Roma conquista due tiri dalla bandierina nel giro di trenta secondi: in occasione del secondo, Di Francesco cerca di prolungare di testa, ma mette alto. Da trentacinque metri Zago cerca di sorprendere Mancini, poi Fresi atterra Tommasi e si fa ammonire: sulla relativa punizione Batistuta costringe Mancini a un intervento tutt’altro che semplice. Di Francesco, al 19′, stende Baccin e riceve il secondo giallo di giornata. La conseguente punizione di Jankulovski finisce in curva. Brivido per i tifosi giallorossi al 24′, quando Zebina liscia completamente un pallone crossato da Baccin: Edmundo arriva in ritardo all’appuntamento. Bocchetti salta Cafu e cerca Amoruso al 26′, ma la deviazione dell’attaccante è fuori misura.
Clamorosa occasione per il Napoli al 29′: Edmundo, inspigabilmente solo a centro area, colpisce di testa e sfiora il palo alla destra dell’immobile Antonioli. Capello non gradisce, ma deve incassare un altro spavento pochi minuti dopo, quando Bocchetti si invola sulla fascia sinistra e calcia troppo alto. Il Napoli va in vantaggio al 37′: Pecchia di esterno destro pesca Amoruso, che anticipa l’intervento di Samuel e trafigge Antonioli con una puntata di sinistro. La reazione romanista è veemente e si concretizza con la rete del repentino pareggio: lo sigla Batistuta, che al 43′ sfrutta un corner calciato da Totti per deporre in rete da due passi con la difesa napoletana sorpresa. Nella circostanza sembra piuttosto incerto Mancini, che si fa scavalcare dalla sfera calciata dal capitano della Roma.
Il tempo si chiude con una protesta di Delvecchio, su cui Fresi va a chiudere con mestiere.
Nella ripresa, il Napoli si ripresenta con Saber al posto di Fresi. La prima occasione della ripresa capita sui piedi di Zago, che triangola con Emerson e si presenta davanti a Mancini: la conclusione del difensore è però troppo debole e l’estremo difensore di origine lucana si salva. Mancini non può nulla al 7′, quando Cafu pesca a centroarea Totti, che controlla con il petto, lascia rimbalzare la sfera e la scaraventa alle spalle del portiere di collo destro. Jankulosvki reagisce con un tiro dalla distanza, ma Antonioli fa buona guardia, poi Edmundo mette in mezzo un pallone pericoloso, ma la difesa giallorossa sventa su Amoruso. Mondonico tenta il tutto per tutto e al 19′ inserisce un’altra punta, Amauri, che subentra a Bocchetti, poi però esce Amoruso che dà spazio a Moriero. Non succede molto fino al 28′, quando Batistuta salta più in alto di Baldini, ma non inquadra lo specchio della porta. Colossale occasione per Cafu al 32′. Pendolino scende sulla fascia di competenza, entra in area, ma anziché servire Batistuta cerca di infilare Mancini con un diagonale: la risposta del portiere è efficace. Sussulto napoletano al 34′, quando Moriero lanciato dalla tre quarti viene fermato da Samuel al limite dell’area. Tra le proteste romaniste, Treossi assegna un calcio di punizione. Calcia Pecchia, che sorprende l’incerto Antonioli con un tiro tutt’altro che irresistibile. Capello inserisce Montella (esce Tommasi), ma il Napoli, galvanizzato, si lancia in attacco e sfiora il 3-2 con Moriero, su cui salva Samuel all’ultimo momento. Montella va a un soffio dal gol al 44′, quando solo davanti a Mancini conclude con violenza addosso al portiere. Finisce così.