Lucia decide di smettere lo sciopero della fame. Lo ha promesso al commissario per l’emergenza rifiuti Gianni De Gennaro che ieri pomeriggio le ha fatto visita in ospedale. Lucia De Cicco, 46 anni, incatenata ai cancelli del siti di stoccaggio di Taverna del Re si è data fuoco il 29 febbraio scorso per protestare contro la riapertura del sito di stoccaggio di ecoballe. Dopo due giorni il 2 febbraio ha deciso di non mangiare e non bere continuando il suo dissenso contro lo sfruttamento del territorio giuglianese. Il prefetto, ha fatto visita alla donna, all’ospedale Cardarelli di Napoli, ieri pomeriggio intorno alle 15, ha voluto riferire personalmente della chiusura di Taverna del Re, avvenuta sabato sera. «Ho molto apprezzato la visita di De Gennaro, ma la situazione resta pesante attorno a noi», ha detto la De Cicco, che ha poi promesso di riprendere, appena possibile per le sue condizioni fisiche, a nutrirsi. «De Gennaro ha chiesto a mia sorella di rinunciare a questa forma di protesta che stava contribuendo a debilitarla, assicurando di essere impegnato in prima persona a fare tutto il possibile per risolvere l’emergenza – ha raccontato Ciro De Cicco -. Il prefetto e’ stato gentilissimo con noi: ci ha addirittura lasciato dei recapiti telefonici, per avere un contatto diretto quando ve ne fosse bisogno. Noi apprezziamo molto che un rappresentante del Governo centrale abbia avuto questa forma di sensibilità. Constatiamo invece con amarezza che non si è mosso nessuno degli esponenti locali, e siamo particolarmente delusi dal nostro sindaco».
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