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sabato, Giugno 1, 2024
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GIUGLIANO, ELEZIONI: PRIMO WEEK END DI CAMPAGNA ELETTORALE. PROBLEMI ALLA DC

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Si è appena chiuso il primo fine settimana di campagna elettorale nei vari comuni in attesa del voto per le amministrative.

Ad una settimana dalla consegna delle liste i diversi candidati giuglianesi hanno messo in campo le proprie forze per poter raccogliere quanti più consensi per le votazioni del 13 e 14 aprile.

A scendere in campo quasi tutti i candidati alla carica di sindaco, adoperatisi con gazebo e bus elettorali nei piazzati nei punti centrali della città, da piazza Gramsci a piazza Matteotti. Ed ora, in attesa della Pasqua, daranno vita a diverse iniziative in grado di “catturare” l’interesse dei potenziali elettori. Così le promenade giuglianesi erano “invase” dai diversi candidai a sindaco e dai loro consiglieri. Nessuno assente, dagli uomini di Giovanni Pianese, candidato di punta per la Pdl, ai candidati di “Giugliano per la vita” di Taglialatela Domenico. In strada anche i candidati del Partito Democratico che punterà su Francesco Taglialatela, affiancati quasi dai candidati de “La Sinistra L’Arcobaleno” che supporteranno Antonio Poziello. Scesi in campo anche i consiglieri de “il gallo” la lista civica che candida a sindaco Santantonio Massarelli, di seguito gli uomini del partito ormai noto come “il partito della mela” e cioè “l’altra Giugliano”, con candidato Nunzio Raimondo, quindi l’Idv di Palma Giuliano. E non potevano mancare di certo i candidati delle liste di Antonio Russo e di Roberto Soriente.
C’è chi già inizia a fare i primi conti per tentare di anticipare l’andamento delle elezioni e chi, invece i conti deve farli con le classiche questioni burocratiche.
Qualche problema sembrerebbe essere sorto per la lista candidante a sindaco Roberto Soriente. Gli inconvenienti sarebbero sorti, secondo quanto riferito, per particolari somiglianze tra il simbolo della lista di Soriente, la Democrazia Cristiana, e il simbolo legato al partito di Casini, l’Udc.

La quasi omonimia di sigle- Dc, Udc- avrebbe ritrovato riscontri “allarmanti” per i supervisori, anche nei simboli.

Entrambi inseriti in un cerchio di colore celeste, entrambi ricollegati in qualche modo alle vecchie radici della democrazia cristiana. Ciò che più da’ nell’occhio è però lo stesso identico scudo a sfondo bianco con la croce rossa e la scritta bianca “libertas” che campeggia solitario al centro del simbolo. Di certo non una piccolezza, dal momento che ha portato chi di dovere alla decisione di escludere il simbolo di Soriente dalla corsa alle elezioni.

Ma non si è scoraggiato il candidato sindaco della Dc. “Ho deciso di non fermarmi” ha dichiarato Roberto Soriente “e ho rifatto il simbolo in poche ore”, aggiungendo, un po’ rammaricato che “purtroppo bisogna sempre combattere con i poteri forti”.

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