25.5 C
Napoli
giovedì, Giugno 13, 2024
PUBBLICITÀ

Martedì commissari al Comune

PUBBLICITÀ

L’INDAGINE






Marano, almeno tre mesi d’indagine per gli otto funzionari prefettizi




MARANO
Nessun membro della commissione di accesso si è presentato ieri negli uffici del Comune di Marano. Il giorno dopo l’improvviso insediamento degli otto commissari c’è stato un frenetico via vai di politici, assessori e cittadini comuni, curiosi di sapere cosa succede e, soprattutto, quali sono i possibili scenari per la città nei prossimi mesi.
La Commissione d’accesso è stata inviata dalla prefettura dopo il decreto ministeriale del 20 febbraio, con cui l’esecutivo nazionale chiedeva di far luce su presunti atti illeciti prodotti al Comune di Marano, per favorire clan camorristici locali. Gli otto commissari hanno acquisito i primi atti nel pomeriggio di giovedì, e hanno comunicato che martedì prossimo si ripresenteranno per ulteriori verifiche. Intanto si comincia a fare chiarezza su come opererà la commissione di accesso: resta in carica per almeno tre mesi, con la possibilità di una proroga nel caso di necessità, dopodiché ci sarà il responso. Poi, se sarà accertato il favoreggiamento nei confronti dei clan, si procederà automaticamente allo scioglimento del consiglio comunale, il sindaco Mauro Bertini decadrà dalla carica e si insedierà una commissione straordinaria per 18 mesi. Le indagini in corso spaziano a tutto campo sugli atti prodotti a livello comunale da quando si è insediata l’attuale amministrazione (maggio 2001), tralasciando l’operato delle amministrazioni precedenti, sempre guidate da Bertini.
Le prime reazioni da parte degli esponenti politici locali sono di grande stupore per una decisione così grave decisa da tempo e mai comunicata. Gli assessori della squadra che collabora da due anni con Bertini hanno avuto una riunione informale con il sindaco per fare il punto della situazione, e, nonostante siano nell’occhio del ciclone, si dicono sicuri della totale estraneità della giunta ai fatti contestati.
Anche dall’opposizione arrivano i primi commenti su una vicenda che ha ripercussioni importanti sull’intera città. Michele Carandente, consigliere comunale di Forza Italia, e sfidante di Bertini alle ultime comunali, sostiene: «Per noi dell’opposizione è un bene che ci sia un controllo sulla trasparenza degli atti; mi auguro che non ci siano colpi di scena inattesi e che tutti si assumano le eventuali responsabilità». Salvatore Perrotta, consigliere Ds, sottolinea: «È ovvio che la Commissione deve fare il proprio lavoro nelle condizioni migliori, ma mi auguro che tutto rientri per evitare l’ennesima iattura per questa città che non riesce a liberarsi del binomio Marano uguale camorra».




AMEDEO PUGLIESE – Il Mattino 12 aprile 2003

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Il pentito rivela: “Gli ex cutoliani volevano togliere Villaricca al clan Mallardo”

Nell'ambito dell'inchiesta che ha portato all'arresto di dodici persone ritenute attigue al Clan Contini, sono emerse le dichiarazoni di...

Nella stessa categoria