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domenica, Giugno 16, 2024
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BLOCCATA LA DISCARICA RESIT, GLI ARTICOLI DEL MATTINO

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GIUGLIANO, OCCUPATA LA DISCARICA RESIT



Proteste e tensioni ieri a Ponte Riccio, dove un centinaio di manifestanti aderenti ai comitati civici locali ha bloccato la discarica Resit. Qui, dalle prime luci del mattino, avevano preso a sversare camion carichi di rifiuti indifferenziati, che non erano riusciti a sversare a Caivano, a causa del blocco del cdr locale. La discarica, attiva da oltre vent’anni, è stata recentemente affidata alla gestione del Consorzio Napoli 3 per le ultime operazioni di stoccaggio e smaltimento in vista della prossima chiusura. Nei giorni scorsi il Commissariato di governo aveva raggiunto un accordo con i comitati, in base al quale l’invaso dovrà accogliere il solo tritovagliato secco, quindi con l’esclusione dei rifiuti indifferenziati e della frazione umida, e chiudere entro maggio, in vista della bonifica e della messa in sicurezza.
Ieri pomeriggio sul posto è giunto anche il subcommissario Giulio Facchi, che aveva cercato di convincere gli abitanti di Ponte Riccio e gli attivisti dei comitati civici a rimuovere il blocco, che stava causando un coda di automezzi lunga alcuni chilometri. Facchi ha definito «misura tampone» l’autorizzazione data ai Comuni a scaricare a Giugliano; le sue rassicurazioni non sono servite, però, a convincere gli abitanti di Ponte Riccio a rimuovere il blocco. «Non è possibile che ad ogni emergenza si corra a Giugliano», ha denunciato Tilde Adamo, presidente del Comitato Ponte Riccio: «Se il problema è a Caivano, perché non si è cercata una soluzione lì? Non è possibile che Giugliano e Ponte Riccio possano farsi carico di tutti i problemi della regione».


– a.p – Il Mattino edizione Napoli




Chiude il Cdr, tre chilometri di rifiuti


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La «Pasqua dei rifiuti» è un nastro di duecento automezzi lungo tre chilometri, un megafono che allarma il paese e un avamposto di cento persone che con la loro protesta paralizzano il sistema di smaltimento in Campania. Ieri il blocco dell’impianto di Cdr di Caivano («dove incredibilmente tutti gli operai si sono messi in malattia», tuona il sub-commissario per l’emergenza, Facchi) ha dirottato negli sversatoi dei «Tre ponti» di Parete-Giugliano i rifiuti di quattordici comuni dell’hinterland napoletano. Un’ordinanza firmata da Facchi ha autorizzato l’operazione e nell’impianto della «Resit2» sono arrivati non solo rifiuti già selezionati, ma immondizia indifferenziata.
Il sindaco di Parete, Pietro Volpe, è rimasto in prima fila accanto al comitato civico di Parete «Aria Pulita» e a quelli di Giugliano, ai segretari di partito (Ciardiello per i Ds, Falco per la Margherita), ai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. «Stiamo assistendo a un abuso non giustificabile, questa è una discarica a cielo aperto, vietata dal decreto Ronchi», dice il presidente di «Aria pulita», Salvatore Dell’Aversana. Il sindaco Volpe è incredulo e sfiduciato: «L’accordo siglato appena mercoledì prevedeva l’inizio della bonifica e dal 23 aprile la progressiva eliminazione delle ecoballe sull’area Resit, invece appena si verifica una nuova emergenza, Parete è sempre il sito prediletto». Sui «Tre ponti» si è precipitato lo stesso Facchi, che spiega: «Ho fatto quello che dovevo, l’alternativa era lasciare i rifiuti in strada a Pasqua in 14 Comuni. L’ordinanza era limitata al ponte di Pasqua e non è illegittima: la Resit2 è attiva da due mesi per accogliere rifiuti tritovagliati e non cambia niente se per un po’ arrivano anche rifiuti non trattati».
Facchi ha proposto ai manifestanti di consentire solo ai camion in coda di sversare, in attesa di un incontro alla Prefettura di Napoli martedì prossimo. Ma il blocco è continuato fino a quando verso le 16 la polizia con decisione ma senza incidenti ha allontanato tutti. Per Legambiente siamo all’inizio di un altro calvario, come ammonisce Raffaele Del Giudice della direzione campana: «Dal commissariato devono riconoscere che è scoppiata una nuova emergenza e la soluzione non può essere sempre e solo Parete. Siamo in una morsa a tenaglia: da un lato la gestione pubblica e dall’altro i criminali, stavolta la realtà ha superato ogni immaginazione».




LORENZO IULIANO – Il Mattino edizione Caserta



http://ilmattino.caltanet.it/hermes/20030420/CASERTA/CASERTA/PRIMO.htm

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