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sabato, Giugno 15, 2024
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Caivano, la protesta ferma il Cdr

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CAIVANO – Emergenza-rifiuti: la situazione diventa insostenibile. Il Cdr di Caivano diventa nuovamente off-limits per molti comuni dell’hinterland a nord di Napoli a causa della protesta, ieri mattina, di alcuni politici e cittadini che hanno bloccato l’impianto e impedito agli autocompattatori di scaricare. Soltanto i mezzi di Caivano e Acerra hanno avuto il via libera per l’accesso: per Casoria, Afragola, Casalnuovo, Arzano, Casavatore, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Casandrino e Cardito è scattato nuovamente il blocco. «Siamo esasperati, abbiamo chiesto un incontro urgente in Prefettura per sbloccare una situazione che è veramente preoccupante», dice Giosuè De Rosa, sindaco di Casoria.
I cumuli di rifiuti, intanto, crescono a dismisura: strade, piazze e marciapiedi sono letteralmente impraticabili. I cumoli di spazzatura impediscono perfino il transito alle autovetture, creando seri problemi di mobilità e di parcheggio. La situazione igienico-sanitaria di molti centri dell’hinterland a nord di Napoli è critica: sindaci e commissari prefettizi hanno chiesto alle Asl di intervenire con accurate disinfettazioni e derattizzazioni. Il rischio di contrarre malattie infettive diventerà altissimo se non ci saranno miglioramenti e la temperatura dovesse salire, come prevedono i metereologi. «Abbiamo le mani legate: ogni iniziativa per fronteggiare l’emergenza viene vanificata dai divieti di scarico – sottolinea Pasquale Sollo, sindaco di Casavatore – Più di rivolgere un appello alla cittadinanza affinchè con atti sconsiderati e inutili non peggiori ulteriormente la situazione, proprio non possiamo fare».
Anche ieri mattina, infatti, molti abitanti per liberarsi dalle montagne di sacchetti che ostacolono perfino l’ingresso alle abitazioni, ha dato fuoco a molti cassonetti. Da Casoria a Casalnuovo, da Frattamaggiore a Casandrino è stata un’altra giornata di fiamme e fuoco: i pompieri sono stati allertati da decine di telefonate per spegnere incendi provocati dalla combustione dolosa della spazzatura accumulata da giorni in periferia come sulle maggiori arterie delle città a nord di Napoli.
Uno scenario di grande degrado si presentava ieri mattina nelle starde: cassonetti anneriti e danneggiati, aria appestata da odori acri e nauseabondi, strade ingombre di scorie ancora fumanti di rifiuti.





DOMENICO MAGLIONE – IL MATTINO 23 APRILE 2003

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