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TERRIBILE IMPATTO AD ARCO FELICE NEI PRESSI DEL LAGO D’AVERNO
Un morto e due feriti è il bilancio dell’ennesima tragedia sulle strade flegree. La vittima è un giovane studente di giornalismo di Monterusciello, Dario Volpe, 23 anni, da novembre collaboratore del quotidiano economico Italia Oggi. Era con un’amica, Francesca N., 24 anni, ricoverata in condizioni gravi nel reparto di rianimazione dell’Ospedale di Pozzuoli: ma la direzione sanitaria, nel tardo pomeriggio di ieri, ha dichiarato la ragazza fuori pericolo. Durante la giornata i medici le hanno asportato la milza. Già dimesso, invece, F.P., 33 anni, coinvolto con la sua vettura nel terribile incidente stradale: ha riportato solo delle ferite al ginocchio, giudicate guaribili in dieci giorni. L’impatto fatale è avvenuto intorno alle 2 del mattino di martedì ad Arco Felice, sulla Domiziana, nel tratto di strada che porta a Licola e si affaccia sul lago d’Averno: per cause che la Polstrada di Piazza Cavour sta cercando in queste ore di accertare, le due auto, la Ford Fiesta su cui viaggiavano i due ragazzi e la Citroen Picasso a bordo della quale c’era il 33enne rappresentante napoletano, hanno avuto una collisione quasi frontale. Una botta violentissima, dalle conseguenze drammatiche: a chiamare i primi soccorsi, probabilmente, una delle coppiette che a quell’ora si apparta in cerca di intimità lungo il marciapiede che sovrasta il lago. Le ambulanze arrivano dopo pochissimi minuti, perché l’ospedale di Pozzuoli è a poco meno di un chilometro. La situazione è disperata: i due ragazzi sono schiacciati dalla lamiere. Entrambi privi di sensi. È una corsa contro il tempo: i vigili del fuoco riescono a estrarre i due giovani che vengono trasportati nel reparto di chirurgia del vicino ospedale. Arrivano entrambi in fin di vita: poche ore e Dario Volpe muore. Inutili i tentativi dei medici del pronto soccorso. Il referto stilato all’arrivo concedeva poche speranze: grave trauma addominale e facciale, lesioni agli organi vitali. La ragazza, invece, viene ricoverata in rianimazione: i medici si riservano la prognosi, ma per fortuna adesso è fuori pericolo e oggi verrà trasferita nel reparto di Ortopedia. Intorno alle prime luci dell’alba, i familiari vengono avvertiti: il padre del ragazzo è un dipendente comunale. Una famiglia molto conosciuta e stimata a Pozzuoli. La città si stringe ancora in un forte dolore. Il ragazzo studiava scienze delle comunicazioni a Roma. Era stato anche tra i fautori del portale della facoltà, da pochi giorni on-line con interviste sul futuro del giornalismo. Da novembre, poi, la prima collaborazione con Italia Oggi. Gli amici, commossi, raccontano che era tornato a Pozzuoli per trascorrere le vacanze di Pasqua. Intanto la Polstrada indaga per ricostruire la dinamica dell’incidente: nessun testimone oculare, i pochi presenti hanno solo udito il terrificante impatto. Toccherà a periti e magistrati stabilire le responsabilità.
PINO TAORMINA – IL MATTINO 24 APRILE 2003