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domenica, Maggio 19, 2024
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giugliano, il weekend piu’ lungo

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– Domani e lunedì 76mila elettori saranno chiamati alle urne per eleggere il 14esimo sindaco della storia di Giugliano, a rinnovare il consiglio comunale e i rappresentanti delle quattro circoscrizioni. Trenta i seggi nell’assise cittadina e 40, dieci per ognuna, in quelle decentrate. Lo scontro è diretto tra i due principali schieramenti e a Giugliano si chiedono se si andrà o meno in ballottaggio. Ma è difficile fare un pronostico, anche perché solo dallo spoglio delle schede si potrà capire se le coalizioni sono davvero unite. Le squadre, infatti, si sono ricompattate in extremis in occasione di questa battaglia elettorale, dopo settimane di veleni e lotte intestine.
La vicenda è complessa. Si torna al voto dopo lo scioglimento del consiglio comunale, seguito alle dimissioni di 27 consiglieri su 30 a giugno scorso. Nel 2001 il centrodestra aveva vinto al primo turno, dopo 8 anni di governo del centrosinistra. Con il voto si tenta di voltare pagina. Adesso si pensa ad orientare gli indecisi e scongiurare l’astensionismo. Col sole di questi giorni e il mare a quattro passi, infatti, è alto il rischio che i residenti preferiscano recarsi in spiaggia piuttosto che in cabina a votare. Sono ore di fermento per i 4 candidati a sindaco: Cesare Basile per la civica Giugliano Lido, Raffaele Bruno per Fiamma tricolore; Umberto Sequino per Forza Italia, An, Udc e Nuovo Psi; Francesco Tagliatatela per Ds, Margherita, Rifondazione, Italia dei Valori, Sdi, Verdi e Repubblicani. Al loro fianco 357 aspiranti consiglieri, più quelli in corsa per le circoscrizioni. Un vero esercito. Il decentramento amministrativo è stato attuato la prima volta nel 2001, ma nei 12 mesi dell’ultima consiliatura, ha sofferto lo scotto del rodaggio e, soprattutto, della carenza di fondi in bilancio: niente sedi autonome e strumenti per lavorare. Nonostante questo i consigli di circoscrizione si sono affermati come una voce forte, talvolta discordante, soprattutto sulla questione-discariche. Insomma un nuovo potere che fa gola a molti e che attira anche numerosi ex consiglieri.
Intanto la campagna elettorale è stata ufficialmente chiusa ieri sera. A Giugliano è durata veramente poco a causa dell’attesa per le sentenze di Tar e Consiglio di Stato sul reintegro dell’ex amministrazione di centrodestra. Breve, ma intensa. I toni si sono accesi con le denunce di compravendita dei voti e i feroci scontri sull’ambiente. Ha tenuto banco il balletto di responsabilità dello scempio ambientale, vecchio e nuovo. Le campagne elettorali si sono contrapposte anche nel metodo. Manifestazioni in piazza e dibattiti con leader della politica nazionale (da D’Alema, Fassino e De Mita) per il centrosinistra.
Il centrodestra, invece, ha preferito dedicarsi al «porta a porta» e contare sul contatto diretto con la gente, specie nei rioni popolari




TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 24 MAGGIO 2003

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