Concorso di scrittura umoristica inedita dedicato alla superstizione

Napoli è cartolina, Napoli è sogno, Napoli è storia ma è anche cultura, cinema,
teatro, musica, pizza e mandolino, calcio, politica, cortei, munnezza, luoghi comuni
e… superstizione.
A Napoli la jattura, o il malocchio che dir si voglia, è una cosa serissima e da
sempre ha ispirato racconti, opere teatrali e cinematografiche. I napoletani, infatti,
si nutrono di superstizione e conoscono svariati scongiuri e riti scaramantici per
tenere lontana la malasorte. Sapete ad esempio come salvarsi dall’influenza
negativa di uno jettatore? Appena lo vedete, puntategli contro la mano con l’indice e il mignolo tesi e le altre dita piegate. Cioè fate le corna.

Ecco dunque il primo concorso di scrittura umoristica inedita dedicata alla
superstizione e dintorni: “Non è vero ma ci credo – Corna, bicorna, cape ‘e
alice e cape d’aglio… che fatica difendersi dalla malasorte”, lanciato
dall’Associazione Culturale NarteA in collaborazione con la casa editrice Cento
Autori, che avrà come protagonista proprio l’aspetto comico legato alla superstizione
e ai suoi effetti.
Vi invitiamo a partecipare al concorso scrivendo brani della lunghezza massima di
cinque cartelle; i racconti dovranno essere in lingua italiana, inediti e non premiati
in altri concorsi.
Ogni autore non può presentare più di un testo.
Scopo del concorso è selezionare i più bei racconti da inserire in un’antologia.
Le opere dovranno essere spedite all’Associazione Culturale NarteA – Largo
delle Mimose, 1 – 80131 Napoli.
Il termine di scadenza per l’invio dei lavori è il 31 marzo 2009.