FRANA L’ACCESSO ALLA DISCARICA DI CHIAIANO, DANNI ANCHE ALLA RETE ELETTRICA

Frana la strada, ostruito accesso alla discarica di Chiaiano. Danni anche alla rete elettrica. Uno smottamento sul versante destro del costone che delimita via Cupa del Cane si è verificato la notte scorsa impedendo per alcune ore l’accesso ai mezzi impegnati nella movimentazione di terra della discarica. Gli interventi disposti dal commissariato hanno riportato la situazione alla normalità già nel tardo pomeriggio. Il tratto di strada interessato allo smottamento, verificatosi intorno alle due di notte, si trova in un’area che conduce all’interno della cava di Chiaiano, espropriato al Comune di Marano e oggetto di lavori di ampliamento. Non è la prima frana che si verifica in via Cupa del cane. Smottamenti di media entità, infatti, erano stati segnalati lo scorso autunno dai comitati antidiscarica. I pericoli, poi, erano stati più volte paventanti dai tecnici del Comune di Marano, gli ex assessori alla tutela dell’Ambiente e del territorio Franco Ortolani e Giovan Battista De Medici, entrambi dimessisi nei giorni scorsi. La frana ha provocato anche danni alla rete dell’Enel, coinvolgendo un palo e provocando il distaccamento di alcuni fili della luce. Disservizi sono stati segnalati dagli abitanti della zona. Sabato mattina sul posto, oltre ai tecnici della struttura commissariale, ai vigili del fuoco e ai vigili urbani di Marano, anche il sindaco Salvatore Perrotta che, in un primo tempo, sulla base del rapporto stilato dai vigili del fuoco, aveva disposto la chiusura dell’arteria e sollecitato l’intervento dell’Enel. “E’ singolare che, in un’area completamente sottratta al nostro territorio e funzionale al sito dichiarato di interesse strategico nazionale e quindi militarizzato – ha dichiarato a caldo il primo cittadino di Marano – mi chiamino per intervenire, col rischio che possa persino invadere aree espropriate. Mi sono subito rivolto alla struttura di governo per capire quali siano realmente i miei poteri dato lo stato delle cose”. Un conflitto di competenze, insomma, scongiurato dopo i primi sopralluoghi tecnici: i responsabili del commissariato di governo hanno infatti disposto la messa in sicurezza della strada. L’operazione è stata ultimata entro il tardo pomeriggio di sabato. Una corsa contro il tempo, insomma, per permettere agli autocompattatori dell’Asìa di lasciare più agevolmente il sito di smaltimento dei rifiuti. La vicenda solleva, intanto, le proteste degli attivisti del presidio permanente di Chiaiano e Marano: “E’ evidente – sottolinea Antonio Musella, uno dei rappresentanti – che la frana è frutto dei lavori di allargamento disposti da Bertolaso, che si preoccupa più del lavoro dei magistrati e delle presunte minacce ai suoi collaboratori, che di porre fine allo scempio nella cava di Chiaiano”.