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giovedì, Maggio 2, 2024
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RIAPRE LIDO ‘LE ANCORE’, CHIUSO ‘LO SMERALDO’. RINNOVATE LE CONCESSIONI FINO AL 2013

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Continua la querelle tra forze dell’ordine e magistrati. Ieri i carabinieri hanno fatto scattare i sigilli in un altro lido «Lo Smeraldo», ma un lido chiude e un altro riapre i battenti. E’ la volta del complesso «Le Ancore» e «Le Ancore 2», come riportato dal quotidiano Il Mattino, il Gip di Napoli non ha convalidato il sequestro. La stessa procedura era stata attuata per il lido «Le Canarie». Lo stabilimento era stato sequestrato dai carabinieri il 23 maggio e poi dissequestrato dal Gip di Napoli il 26 maggio solo per abusi edilizi realizzati, ma nel fine settimana era stata nuovamente contestata, dai carabinieri, l’occupazione abusiva del suolo demaniale, finendo di nuovo sotto sequestro. Intanto il comune rinnova le concessioni per l’utilizzo delle spiagge, facendo decadere l’occupazione abusiva. Una macchina che sembra non avere controllo. Da un lato le forze dell’ordine che sequestrano, la magistratura non convalida e i titolari degli stabilimenti sballottati tra contrasti normativi. Nel caos totale la stagione balneare in una delle fasce costiere più belle della Campania ma con un mare inquinato dove dovrebbe innalzarsi la bandiera rossa per le acque inaccessibili. Tutto è iniziato il 23 maggio con il sequestro delle strutture balneari: «Le Canarie, Hawaii e Antille». Dopo pochi giorni i sigilli sono scattati per il lido «Sabbia D’oro», poi «La Lampara», per poi arrivare a «Le Ancore, Le Ancore 2 e L’Onda del Mare». Ieri è toccato al lido «Lo Smeraldo». Nove lidi fermati su un totale di 14 su una fascia tra Varcaturo e Licola.

Il sequestro del lido Lo Smeraldo.
Nel corso del servizio per il contrasto all’abusivismo edilizio sul litorale, i carabinieri della locale stazione di Varcaturo, coadiuvati da personale della polizia municipale hanno denunciato per occupazione abusiva di suolo del demanio marittimo, l’imprenditore E.M., 53enne di Napoli, in qualità di proprietario del lido «Lo Smeraldo» in via Licola mare. L’uomo aveva realizzato in data antecedente al 2002 opere edili su suolo in parte del demanio marittimo ed in parte della regione Campania (abitazione per custode, uffici, depositi per ombrelloni e sedie sdraio, servizi igienici, docce, locali bar, ristorante, pizzeria, nonché un solarium, una sauna, un centro benessere ed un gazebo a struttura fissa). Nel medesimo contesto all’uomo sono state irrogate sanzioni amministrative per 5.064 euro (l’attività era stata avviata senza autorizzazione sanitaria ed in assenza dei requisiti professionali e di autorizzazione amministrativa). La struttura, estesa su una area di 35.000 mq. e del valore complessivo stimato 3.000.000 di ero, e’ stata sequestrata insieme a 1.500 ombrelloni fissi, 2.000 ombrelloni mobili e 1.500 lettini.

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Il comune rinnova le concessioni.
Sul documento notificato ieri pomeriggio dai vigili agli operatori turistici, si legge che in applicazione di una legge vigente, l’ufficio del patrimonio comunale rinnova le concessioni fino a dicembre del 2013. In questo modo si supera uno dei problemi, quello dell’occupazione abusiva del suolo demaniale, ma restano però i problemi per coloro che hanno realizzato manufatti senza licenza edilizia, trasformandoli in bar, pizzerie, deposito per ombrelloni e tanto altro.

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