Tra scandali e bufere giudiziarie la terza città della Campania cerca di andare avanti, programmando gli interventi da eseguire per dare slancio ad un’attività amministrativa che, come ha affermato il sindaco Giovanni Pianese all’indomani della notizia dell’inchiesta ‘Puff Village’, “rischia di rimanere paralizzata”. Tra i punti più importanti c’è quello del riassetto urbanistico di una città ferita da colate di cemento selvaggio che hanno fatto sì che Giugliano venisse considerato come il regno dell’abusivismo, dove i clan, con l’ausilio di funzionari pubblici e imprenditori compiacenti, hanno fatto per anni il bello e cattivo tempo, distruggendo le bellezze di un territorio che una volta era considerato ‘felix’. Il riassetto urbanistico non può non passare per lo studio di un nuovo piano regolatore e di un piano urbanistico comunale. Il comune di Giugliano è dotato di Piano Regolatore Generale risalente addirittura a 27 anni fa, per di più adottato dal commissario ad acta con provvedimento numero 87 del 29 ottobre del 1983. L’assenza di un piano che regolasse dal punto di vista abitativo la crescita demografica di una città, passata in meno di dieci anni da paese di provincia di 50mila abitanti a terza città della Campania con oltre 130mila persone, è ritenuto uno dei motivi del proliferare di case abusive. “Mio figlio si doveva sposare e non sapere dove andare ad abitare. Così ho costruito con le mie mani nel mio pezzo di terreno a Casacelle una piccola casa per lui. Del resto non potevo aspettare che i politici si mettessero d’accordo per fare il piano regolatore. E’ colpa di chi ha amministrato questo Comune negli ultimi anni se oggi c’è il problema delle case abusive”. Questo il commento di Giuseppe, iscritto al comitato Antiabbattimenti che da oltre sei mesi si sta battendo contro le demolizioni disposte dal tavolo costituitosi in prefettura. L’amministrazione, preso atto dell’approvazione da parte della Regione Campania del Piano Territoriale Regionale e del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale dalla Provincia di Napoli, cerca di accelerare i tempi per evitare altro cemento selvaggio avviando la procedure per la formazione del Piano Urbanistico Comunale, del Regolamento urbanistico edilizio comunale e della valutazione ambientale strategica (VAS) per dotare il Comune di una pianificazione generale conforme alla legislazione regionale, e coerente con i caratteri del territorio, sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale. Nella redazione del Puc l’amministrazione si avvarrà di professionalità esterne, forse per togliere ogni ombra in un perido difficile come questo. Fondamentale per la programmazione strategica è l’acceso ai finanziamenti pubblici per la riqualificazione urbana resi disponibili dal programma “Più Europa”. Il comune di Giugliano, in attuazione di regolamenti comunitari e normative regionali, dovrà elaborare il Documento di Orientamento Strategico (DOS), un piano di rigenerazione urbana e della qualità della vita attraverso la predisposizione di una serie di progetti che dovranno promuovere lo sviluppo sostenibile della città.
Sono veramente tanti gli ambiti di intervento che saranno presi in considerazione dal progetto denominato ‘La città visibile’: dall’industria all’artigianato, dai trasporti al commercio, fino ad arrivare al turismo. Tutto sarà incentrato al fine di favorire una più adeguata organizzazione, soprattutto dal punto di vista dell’impatto ambientale, delle diverse attività presenti nel territorio giuglianese. In particolare il comune dovrà presentare dei piani specifici per: la delocalizzazione delle attività artigianali, para industriali e commerciali non compatibili con il decoro urbano e la rigenerazione urbana; il recupero dell’ambiente fisico attraverso soprattutto la bonifica ambientale, che dovrà prendere in considerazione, oltre alle discariche presenti sul territorio, anche gli interventi da effettuare sulla fascia costiera tra Licola, lago Patria e Varcaturo, in modo tale da restituire la balneabilità del mare; l’adeguamento e lo sviluppo delle infrastrutture primarie e secondarie, puntando in particolar modo a svecchiare la vetusta rete fognaria cittadina, ormai non più adatta a servire una popolazione che è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni; l’adozione di misure per la lotta all’abusivismo, tenendo in particolare considerazione l’installazione di telecamere e impianti satellitari che possano scoprire eventuali commissioni di abusi; l’informatizzazione dei servizi pubblici, da sempre un pallino del primo cittadino Pianese, che tra i punti principali del suo programma elettorale, ha inserito anche l’ammodernamento della macchina amministrativa; la creazione di sistemi integrati di trasporto pubblico, anche attraverso l’utilizzo di sistemi di trasporto ecologico; la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale; la promozione dell’imprenditorialità e dell’occupazione; il controllo del territorio ed il rafforzamento delle misure di sicurezza e prevenzione della criminalità, problema tra i più sentiti nella popolazione giuglianese. Il Documento di Orientamento Strategico sarà comunque atto preliminare alla redazione del Piano Strategico della Città di Giugliano, che dovrà definire il disegno politico dello sviluppo sostenibile in una prospettiva di medio-lungo periodo, in coerenza con la pianificazione urbanistica comunale, del piano provinciale di coordinamento e la programmazione degli investimenti pubblici. Per elaborare il D.O.S. il Comune di Giugliano ha previsto il coinvolgimento del partenariato sociale ed economico locale, al fine di coinvolgere i privati disponibili ad investire risorse, a proporre, attraverso manifestazione d’interesse, e realizzare interventi previsti all’interno del programma.


