Scioglimento si, scioglimento no

Scioglimento sì, scioglimento no. A Giugliano non ci sono tempi certi, né sicurezze che facciano escludere uno o l’altro esito dell’istruttoria avviata per la rimozione del sindaco dopo la richiesta di Bertolaso per le «gravi inadempienze in materia di rifiuti». C’è di certo che al Comune di Giugliano – assieme a Nola, tra i comuni del napoletano finiti sotto inchiesta – si respira l’aria delle grandi attese e nel palazzo municipale ci sono facce scure e preoccupate. Sono giorni di tensione, insomma. La questione si sarebbe fatta davvero seria: si dice che addirittura il provvedimento fosse già pronto per la firma, ma per il momento nessuna notizia riveste il carattere dell’ufficialità. Il dibattito è molto acceso. «Se così fosse, sarebbe uno schiaffo a tutta la città, che ha sacrificato ampi spazi all’emergenza rifiuti regionale – dice il capogruppo del Pdl, Antonio Dell’Aquila – Stiamo facendo sforzi enormi per far funzionare meglio il servizio senza incidere sui bilanci familiari: la tarsu di Giugliano è una delle più basse del circondario». È piena allerta, dunque, dopo le numerose audizioni del sindaco Giovanni Pianese, a Roma e in Prefettura. Delle controdeduzioni in difesa dell’operato dell’amministrazione, il primo cittadino ha informato il Consiglio comunale nel corso di un’infuocatissima seduta la settimana scorsa. «Passiamo da parte offesa e imputati – dice Pietro Ciccarelli, capogruppo Raggruppamento per la Libertà – Le inadempienze sono del governo, che per anni ha sfruttato questo territorio e non ha mantenuto gli impegni di bonifica messi anche per iscritto». Dall’opposizione chiedono una seduta straordinaria di Consiglio per discutere della questione. Nel mirino l’inefficienza del servizio comunale di rimozione che, tra ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, è partito solo da poche settimane. (Il Mattino – 23/12/2009)