Latitante freddato con due colpi di pistola

Ucciso mentre era in sella ad uno scooter, insieme ad un’altra persona in via Tavernola ad Arzano, con due copi di pistola uno alla testa l’altro al torace.
Si chiamava Giuseppe Costagliola, detto «scicchilotto», il giovane ucciso nell’agguato avvenuto nel pomeriggio di ieri ad Arzano, comune alle porte di Napoli. Pregiudicato, di 26 anni, la vittima era ritenuta vicino al gruppo camorristico degli ‘scissionisti’. E’ quanto sostengono gli uomini della squadra mobile di Napoli che indagano sul terzo omicidio registrato dall’inizio dell’anno, tra Napoli e il suo hinterland. La vittima sarebbe stata uccisa per un regolamento di conti tra il suo gruppo e quello dei Di Lauro, da cui gli scissionisti si sono divisi nel 2004. Ma non si esclude anche la pista di un’eliminazione decretata nel suo stesso ambiente malavitoso. Secondo una prima ricostruzione, Giuseppe Costagliola, residente a Melito, vicina al capoluogo partenopeo e roccaforte degli ex dilauriani, era in sella ad un ciclomotore guidato da un’altra persona, quando e’ finito nel mirino del killer, sopraggiunto a bordo di un altro mezzo.
Via Tavernanova è una stradina isolata dove non ci sono abitazioni e quindi non si esclude che l’uomo sia stato accompagnato dal suo ‘amico’ ad un agguato già calcolato.
Due i colpi che hanno raggiunto alla testa, forando il casco, e ad una spalla il pregiudicato, caduto rovinosamente sull’asfalto di Via Tavernola, mentre il conducente si allontanava a tutta velocita’. L’identificazione del cadavere e’ stata possibile solo alcune ore dopo il suo rinvenimento, in quanto il giovane era sprovvisto di un documento di riconoscimento.
Costagliola era ricercato dalla squadra mobile dal 19 maggio 2009 per un’operazione delle forze dell’ordine contro il clan Amato- Pagano. La mattina del 19 maggio vennero arrestate oltre cento persone e tra i nomi dei latitanti vi era quello del 26enne.