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mercoledì, Maggio 22, 2024
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miasmi a ponte riccio, lettera a bassolino

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GIUGLIANO – Prigionieri in casa. Porte e finestre sprangate a causa dei miasmi provenienti dal Cdr. Succede a Giugliano, terza città della Campania per numero di abitanti e seconda per chilometri quadrati di estensione. Nel mirino l’impianto di trattamento dei rifiuti ubicato a Ponte Riccio, alla periferia della cittadina. “Viviamo una situazione insostenibile – dice Tilde Adamo, consigliera circoscrizionale di Lago Patria e presidente del comitato di quartiere – Da troppo tempo siamo costretti a vivere come reclusi nelle nostre abitazioni per evitare di respirare i tanfi provenienti dal Cdr. Siamo pronti a scendere in piazza. Forse – aggiunge – è il solo modo che abbiamo a disposizione per ottenere il rispetto delle ordinanze e delle numerose promesse”.

Quali sono le principali ragioni d’allarme? Alla base c’è un lungo elenco di anomalie registrate nel Cdr dagli abitanti: le fosse di scarico dei rifiuti sono piene oltre il limite consentito; la puzza dei rifiuti in fermentazione rende l’aria irrespirabile tra il Giuglianese e l’Aversano; sono rotte molte delle serrandine che dovrebbero evitare che i gas e altri vapori entrino in contatto con l’atmosfera esterna; l’impianto di compostaggio prede olio dalle tubature. “E’ ora di smetterla con le farse – aggiunge la Adamo – siamo stanchi delle prese in giro. A Santa Maria Capua Vetere è bastata una semplice denuncia da parte dell’amministrazione comunale per chiudere l’impianto. A Giugliano si sprecano gli appelli: è oltre un anno e mezzo che segnaliamo le anomalie del Cdr alle autorità competenti. Nessuno dei problemi è stato ancora risolto”.

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I membri del Comitato Ponte Riccio denunciano “l’assenza di una reale volontà” di risolvere la questione ambientale a Giugliano, “oramai assediata dai veleni”. Lo fanno attraverso una lettera inviata direttamente al presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino. “Il caso Cdr – scrivono – è solo l’ennesimo capitolo della storia di abbandono, inquinamento e degrado di questa area. Troppe volte il nostro territorio è stato trasformato in discarica a cielo aperto, e il disagio si tocca con mano”. Nell’invitare il governatore “al rispetto dell’ordinanza commissariale” protocollata lo scorso 27 marzo, i residenti esprimono il loro disappunto per lo stato in cui versano molte periferie di Giugliano.

E intanto, mentre giorno dopo giorno si tampona un’emergenza, si rattoppa uno strappo, si rifiata per poche ore, avanzano inesorabilmente nuovi imprevisti sul fronte rifiuti. Ieri non è stata ritirata la spazzatura in diversi Comuni del Giuglianese. Nuovo allarme, ennesime proteste da parte degli amministratori locali. Stesse immagini di sempre. Cassonetti sommersi, strade assediate dall’ immondizia, i cumuli di spazzatura che si moltiplicano davanti ai negozi di alimentari, alle scuole, nei centri come nelle periferie

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