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lunedì, Maggio 20, 2024
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«I pirati del gol» clonano anche la Sky

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QUARTO – A Sky, la pay-tv nata dal matrimonio tra Stream e Telepiù, verranno i brividi: a Quarto un elettrotecnico di 38 anni è riuscito a violare i codici di trasmissione della smart card e a realizzare, così, una tesserina taroccata. Il primo caso di clonazione delle «inattaccabili» schede della nuova piattaforma digitale.
Lo hanno scoperto, e denunciato a piede libero, i finanzieri della compagnia di Pozzuoli: nello studio abusivo di M.D., nella zona centrale della cittadina flegrea, oltre a una decina di schede, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto ventuno decoder con il software modificato. L’inviolabile sistema anti-pirateria varato dagli esperti del magnate australiano Rupert Murdoch, dunque, starebbe per traballare dinanzi ai colpi sferrati dagli hacker. La voglia dei «pirati del gol» è troppo forte per poter resistere alla tentazione di vedere le partite in chiaro, senza comprarle, né singolarmente, né a pacchetti.
Gli inquirenti hanno spiegato come M.D. sarebbe riuscito a clonare la smart card di Sky: ha semplicemente riattivato una scheda che per la pay tv di proprietà di Murdoch e Telecom Italia risultava disattivata a maggio. In pratica (si fa per dire) l’hacker quartese è penetrato nel codice a barre ed ha modificato il numero identificativo. Poche cifre, le ultime. In questa maniera è riuscito ad ottenere gli aggiornamenti per le chiavi periodiche e per vedere senza pagare tutti i pacchetti Sky tv. In più, i decoder, modificati per la ricezione di diversi programmi di codifica. Facile? Macché.
Secondo i finanzieri, per ottenere la scheda «pezzottata», l’elettrotecnico avrebbe impiegato almeno due mesi di tentativi. La buona notizia è che l’illecito metodo non sarebbe facilmente producibile in serie: per ogni scheda disattivata, infatti, bisognerebbe ripetere la singola procedura, fatta di centinaia di tentativi. Insomma, ancora una clonazione allo stato grezzo. Ma qualcosa si muove, nel terreno della pirateria. E la notizia che arriva da Quarto è sicuramente un duro colpo per le certezze di Sky, convinta di aver allestito un sistema inattaccabile. Quei moderni codici di trasmissione (per gli esperti nel campo si chiamano Nds, Irdeto 2, Seca 2) sono stati definiti inviolabili. O meglio, non clonabili per almeno un anno. Fino a pochi giorni fa, gli Sky service di Napoli hanno segnalato un forte aumento di nuovi contratti, non accompagnati da acquisto di parabole. Che cosa significa?
Che molti vecchi fruitori delle card pirata, quindi già in possesso di parabole, erano stati costretti a convertirsi alla legalità. Ormai sicuri di non poter mai arrivare in possesso di una carta taroccata, come ai bei vecchi tempi di Telepiù o Stream, si erano arresi alla loro fame dei gol. Fino a qualche tempo fa, invece, i «pirati del gol» si facevano attivare una smart card, noleggiavano un decoder e si armavano di una tesserina taroccata per godersi (senza pagare nulla di più) il calcio nazionale o estero e, in particolare, la squadra del cuore. Le indagini degli uomini guidati dal capitano Antonio Vernillo non sono ancora concluse: nei prossimi giorni potrebbero esserci grosse sorprese.



PINO TAORMINA – IL MATTINO 8 OTTOBRE 2003

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