Sequestro di 130 milioni all’imprenditore del clan La Torre

Beni per 130 milioni di euro sono stati sequestrati a un narcotrafficante affiliato a un clan camorristico. I militari della Guardia di Finanza di Mondragone, con il supporto dello Scico di Roma, stanno dando esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo di beni, emesso dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli nei confronti di un imprenditore casertano, affiliato a un locale clan camorristico “La Torre”, ritenuto responsabile di traffico internazionale di stupefacenti e di riciclaggio dei relativi proventi illeciti. Destinatari del vincolo giudiziario sono, in particolare, 22 aziende commerciali, 25 terreni e 7 fabbricati, del valore complessivo di 130 milioni di euro, localizzati tra Lazio, Campania e Molise.ra i beni sequestrati per oltre 130 milioni di euro dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli ad opera della guardia di finanza di Mondragone, c’e’ il capitale sociale del Residence a cinque stelle ‘Miramare Resort’ di Mondragone, il capitale sociale della societa’ di imballo legnami ‘Agri Meccanica’, 19 conti correnti disseminati in Campania e nel Lazio (a Roma e a Latina) e altre quote societarie per 500 mila euro. Sotto chiave e’ finita anche la ‘Tenuta Sciacca’ di Falciano del Massico. In Molise e’ stata sequestrata la societa’ ‘Euringross’. L’imprenditore casertano ritenuto responsabile nel traffico internazionale di droga sul quale la guardia di finanza stava indagando gia’ da tempo e’ Giovanni Sciacca, 51 anni, arrestato il 22 giugno per traffico di droga che dal Venezuela arrivava fino in Olanda e poi in Italia, in Calabria passando per Mondragone. Un carico di cocaina pari a 691 chili venne intercettato a Livorno nascosto in un camion.