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Chiusura cardiologia: la conferenza stampa

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C’è un muro che chiude l’ala destinata alla nuova cardiologia del San Giuliano, mentre la vecchia continua a soffrire della carenza di medici. Realizzato quattro anni fa, è il simbolo del blocco edilizio sanitario in tutta la Regione per la carenza di risorse finanziarie che, però, a Giugliano ha portato anche al mancato rinnovo delle attrezzature e al potenziamento del personale nell’Utic. Così due anni fa sono stati bloccati gli interventi di pacemaker perché l’apparecchiatura è diventata obsoleta e, con pochi medici a disposizione, si rischia di penalizzare anche le altre attività di assistenza, specie in vista delle ferie estive. Ieri mattina lo ha denunciato il primario della cardiologia, Domenico Prinzi, in un incontro pubblico che si è svolto in un bar di piazza Gramsci invece che all’interno della struttura sanitaria di via Basile dopo il divieto della direzione generale, che minacciava, in caso di trasgressione al veto, un provvedimento disciplinare.
All’assemblea hanno partecipato pazienti e medici convinti che il reparto vada invece potenziato. Si fa largo la mobilitazione, quindi, e dall’opposizione si fa avanti il consigliere comunale Antonio Poziello, presente all’assemblea. «Chiederemo sull’argomento un Consiglio comunale straordinario sul destino dell’ospedale e l’intervento del capo- gruppo regionale del Pd – dice Poziello – ritengo che queste scelte abbiano effetti devastanti sul diritto alla salute dei cittadini, che col tempo
non avranno più risposte efficaci ed efficienti alle loro esigenze di assistenza e cura». Sostegno ai medici anche
da numerosi pazienti: cardiologia «Mi hanno salvato la vita dopo un malore e dopo essere stato trasferito al Monaldi per l’intervento, mi seguono a Giugliano, con grande attenzione», racconta Tammaro lavarone, presidente del comitato Camposcino. La questione si trascina da anni «Bisognerebbe chiedere conto a chi in tempi non sospetti si è fatto carico dei problemi dell’ospedale senza però mantenere gli impegni», dice il consigliere regionale Api, Giuseppe Pietro Maisto. Intanto, ai primari convocati ieri a Monteruscello arrivano rassicurazioni.
«Non è previsto nessun ridimensionamento per il reparto di cardiologia del San Giuliano», scrive in una nota il direttore sanitario dell’Asi Na 2 Nord, Carlo Bruno. In sostanza, il piano sanitario prevede il mantenimento degli attuali 9 posti letto del reparto e dei 4 posti letto in Utic. I manager dell’Asi ribadiscono che «le carenze di personale sono comuni e sono conseguenti al blocco del turn-over».

Il Mattino il 03/05/2011

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