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sabato, Giugno 22, 2024
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BLACK OUT PER LA LEGALITA’, BOOM DI «LUCI SPENTE»

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NAPOLI. Nove comuni al buio, piazze oscurate, luci degli appartamenti e insegne dei negozi spente. Hanno riposto in tanti all’iniziativa di Legambiente Campania “contro i traffici di rifiuti tossici e il degrado ambientale” che da oltre un decennio interessano l’hinterland giuglianese e l’agro aversano, alla periferia settentrionale di Napoli. Allo “sciopero della luce”, in programma ieri sera dalle 21 alle 21.05, hanno aderito i Comuni di Giugliano, Villaricca, Qualiano, Mugnano, Marano, Parete, Lusciano, Trentola Ducenta e Villa Literno, per un’estensione territoriale comprendente oltre duecentomila abitanti. In prima fila i sindaci (Francesco Taglialatela, Raffaele Topo, Michele Schiano di Visconti, Daniele Palumbo, Mauro Bertini, Pietro Volpe, Francesco Pirozzi, Michele Griffo ed Enrico Fabozzi) che hanno invitato personalmente cittadini, consiglieri ed assessori a spegnere le luci. “Quella a cui abbiamo assistito questa stasera (ieri, ndr) è una grande testimonianza di orgoglio e voglia di difendere un territorio bellissimo che potrebbe dare sviluppo ed occupazione, una volta monitorato e bonificato”, spiega Raffaele Del Giudice, consigliere nazionale di Legambiente. “Sembra quasi un paradosso – continua Del Giudice – la terra dei ‘visi volti’ ha aperto gli occhi nel buio. Grazie all’impegno di tanti volontari la questione giuglianese è diventata una questione nazionale. Ribadiamo il nostro diritto alla vita con la richiesta alle più alte cariche della Repubblica affinché intervengano al più presto per la bonifica e le necessarie indagini sull’aumento di patologie tumorali taciuto per troppo tempo”. Dello stesso parere anche il presidente regionale del Cigno verde, Michele Buonomo. “Il silenzio è stato ormai squarciato – dice -. Bisogna continuare insieme per impedire che altre discariche vengano realizzate in questo territorio devastato dall’ecomafia”. Per Buonuomo “la risposta dell’hinterland giuglianese e dell’agro aversano è la testimonianza di un impegno profuso da anni”. Il presidente di Legambiente Campania rivolge poi un invito a “tutti gli organi istituzionali affinché si impegnino attivamente per difesa dell’ambiente e della salute e affinché uno sviluppo sostenibile del territorio non possa essere negato dai ladri di futuro”.
Soddisfazione per l’esito della manifestazione è stata espressa dalle diverse associazioni che hanno lavorato all’iniziativa: l’Istituto Italiano per gli studi europei di Giugliano, i comitati civici “Ponte Riccio” e “Parete Aria Pulita”, le sezioni di Qualiano e Mugnano di Legambiente.
L’idea di “spegnere le luci per cinque minuti contro silenzio e omertà” fu lanciata lo scorso 12 dicembre a Giugliano da Enrico Fontana, direttore dell’Osservatorio Ambiente e Legalità, in occasione della presentazione del libro “Ecomafia 2003”.

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