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sabato, Maggio 4, 2024
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QUALIANO, SEDICENNE MUORE SCHIANTANDOSI CON L’AUTO

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QUALIANO. Un ragazzo di 16 anni è morto schiantandosi su un rettilineo che costeggia lo stadio di Qualiano (Napoli), usato spesso dai ragazzi della zona come “pista” per improvvisate competizioni tra motorini, specie d’estate, mentre era alla guida di una Fiat Punto di proprietà della madre su cui viaggiavano anche due suoi amici, di 15 e 16 anni.

Per l’alta velocità l’auto è finita fuori strada: l’impatto, tremendo, contro gli alberi che fiancheggiano il rettilineo ha provocato la morte di I.C. e il ferimento grave di N.I., ricoverato con prognosi riservata. Guarirà in 15 giorni il secondo ferito, N.F., che dopo l’incidente ha chiesto aiuto con il cellulare.

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La polizia stradale di Napoli, che indaga sull’incidente, esclude che la Punto fosse impegnata in una gara con un’altra vettura. Probabilmente i tre amici erano usciti per una passeggiata in auto, trasformatasi poi in corsa mortale, all’insaputa della madre della vittima: la polizia stradale dovrà accertare se già altre volte il sedicenne avesse provato a guidare senza patente. Un episodio che ricorda l’incidente avvenuto nell’agosto 2002 a Napoli: due amici, di 25 e 17 anni, nessuno dei due patentato, uscirono a bordo di una Smart di proprietà della madre di uno dei due, perdendone il controllo e investendo un passeggino con a bordo un bimbo di cinque mesi, sopravvissuto malgrado le ferite.




L’ARTICOLO DEL MATTINO





ANTONIO POZIELLO





Prende l’auto della madre e finisce contro un albero: così è morto ieri sera a Qualiano un sedicenne. Grave un altro minore di 17 anni. Ferite lievi, invece, per un terzo ragazzo, anche lui diciassettenne. Un bilancio di sangue: erano circa le 22, i tre stavano viaggiando a bordo di una Fiat Punto quando l’inesperto guidatore ha perso il controllo. Sembra, dalla prima ricostruzione dell’incidente che nessuno di loro avesse allacciate le cinture di sicurezza.
L’auto percorreva via Falcone costeggiando il campo sportivo comunale, in una zona alla periferia della cittadina denominata «Cardinale». La Punto viaggiava a velocità sostenuta, probabilmente di molto superiore ai cento chilometri orari. Forse a causa del fondo stradale bagnato l’auto ha sbandato all’imbocco di una curva. Il ragazzo alla guida non è riuscito a recuperare il controllo della vettura che è finita fuoristrada schiantandosi contro un albero. L’urto è stato violentissimo. A dare l’allarme è stato uno dei tre ragazzi, quello che ha riportato le ferite meno gravi e che, con un cellulare, ha chiamato il 113 chiedendo aiuto. Sul posto è immediatamente giunta una volante del commissariato di Giugliano, seguita subito dopo da una squadra di vigili del fuoco e da un’ambulanza del servizio 118.
I « caschi rossi» hanno dovuto faticare non poco per estrarre dai rottami della Fiat Punto i due feriti più gravi. Le condizioni del giovane alla guida sono apparse immediatamente disperate. Entrambi i ragazzi sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale di Giugliano con l’ambulanza, preceduta da un’auto della polizia che faceva da apripista. Per il più giovane non c’è stato nulla da fare. È morto poco dopo l’arrivo al San Giuliano. Gravissime le condizioni anche del diciassettenne, la cui prognosi è tuttora riservata, ma che i medici sperano di riuscire a salvare. Ne avrà invece solo per qualche settimana l’altro giovane di 17 anni rimasto coinvolto nello schianto.
Sull’incidente hanno ora aperto un’indagine gli agenti della polizia stradale di Napoli che stanno cercando di ricostruirne l’esatta dinamica. Ma sono ancora molti i punti oscuri. La vettura è di proprietà della madre del ragazzo rimasto ucciso nell’impatto contro l’albero. La donna sembrerebbe all’oscuro del proposito del figlio di prendere l’auto. Quella dei tre ragazzi sarebbe stata, insomma, un’avventura dal tragico epilogo. Avrebbero guidato l’auto di nascosto, ma solo per fare un «giretto». Determinante sarà la testimonianza del ragazzo che ha riportato le ferite più lievi. La polizia spera che quest’ultimo possa contribuire a far luce sull’intera vicenda e spiegare anche come e perchè l’auto sia finita fuori strada.
Intanto, all’ospedale San Giuliano si sono vissute ore di tensione e dolore. I familiari del giovane deceduto e dell’altro ragazzo ricoverato in gravi condizioni hanno reagito, come purtroppo era prevedibile, abbandonandosi nella più cupa disperazione, tra pianti, grida, urla. Qualcuno dei parenti, nella confusione e nel dramma, sembra se la sia presa con il personale in servizio all’interno della struttura sanitaria tanto che è dovuta intervenire una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Giugliano a sedare la rissa.

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