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domenica, Giugno 23, 2024
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Qualiano. Bocciato il referendum, spunta un accordo

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Si sgonfia, almeno in parte, la questione referendum sul project financing per l’ampliamento del cimitero di Qualiano. Ieri infatti, nel corso del consiglio comunale voluto dall’opposizione e in particolare dal consigliere dell’Idv Ludovico De Luca proprio per decidere le sorti del referendum, si è giunti ad un accordo che, almeno per il momento, allontana la consultazione popolare. Tranne pochi momenti in cui De Luca si è scontrato con la maggioranza, l’assise si è svolta in un clima abbastanza tranquillo. «Siamo ancora scottati dalla vicenda “privatizzazione acqua”. Il solo pensiero che il cimitero possa finire in mano ai privati – ha dichiarato De Luca in apertura – mi spaventa. Diamo ai cittadini la possibilità di conoscere la situazione e l’opportunità di esprimersi». Subito dopo ha preso la parola l’assessore al ramo Vincenzo D’Alterio che si è detto «stupito dal repentino cambio di pensiero del consigliere De Luca. Fino a qualche mese fa – ha affermato D’Alterio – De Luca condivideva l’idea del project financing. Quando poi è passato all’opposizione non solo ha cambiato idea, ma parla perfino di “privatizzazione del cimitero”, concetto – continua D’Alterio – del tutto privo di fondamento».
E’ stato Pelella, poi, a far notare come qualcuno della maggioranza non ha fatto altro che alimentare il sospetto, riferendosi ad un’intervista apparsa su un periodico locale. Il riferimento, alquanto esplicito, è al consigliere di maggioranza Giuseppe Musella che nell’intervista ha parlato della costruzione di cappelle fornendo anche dettagli inediti sull’operazione. L’iniziativa di Musella è stata criticata anche dal consigliere di maggioranza l’On. Michele Schiano, che nel corso del suo intervento, ha stigmatizzato il comportamento del collega di maggioranza, il quale però si è arrabbiato ed ha lasciato l’aula per alcuni minuti. Musella è rientrato solo dopo un chiarimento con l’On. Schiano al quale, poco dopo, ha anche chiesto scusa per il suo comportamento in aula.
Pelella nel suo intervento ha detto di «aver calcolato – sempre secondo le informazioni rese note – una somma non molto distante dai 20 milioni di euro. Soldi – ha affermato il consigliere dell’Udc – che dovrebbero restare a Qualiano. Invece così come si sta pensando di agire, questi soldi andranno sicuramente ad aziende forestiere e non è quello che il mio partito si auspica». «Venti milioni è una cifra spropositata – ha dichiarato Schiano -. Il progetto dovrebbe valere poco più di 7 milioni di euro e prevedere solo l’ampliamento e la costruzione di loculi. La gestione non cambia – ha poi aggiunto – quella resta al Comune. I prezzi li decidiamo noi. Saremo noi a dettare i parametri». Il consigliere del Pdl Saverio Russo, poi, ha posto l’accento sui vantaggi provenienti dal project financing, come la possibilità di incrementare, grazie all’apporto di risorse private addizionali, la dotazione infrastrutturale a parità di risorse pubbliche impegnate, ovvero la possibilità di risparmiare il notevole investimento che altrimenti il Comune sarebbe costretto a fare.
Sul tavolo sono emersi anche altri fattori. Dalla maggioranza si è levato a più riprese il problema dell’urgenza: trovare al più presto nuovo spazio per tumulare i defunti. Il tema però è stato duramente contestato dall’opposizione: «Vi sono ancora dei loculi da realizzare in base ad un vecchio progetto degli anni ’90, l’urgenza è solo un alibi» hanno tuonato all’unisono la consigliere del Pd Ilaria Romano e il consigliere Tommaso Pelella dell’Udc. «Se si dovesse approvare la proposta di tenere il referendum, sorgerebbe un problema – ha affermato il consigliere del Pdl Giulio Cacciapuoti -. Manca infatti il regolamento per i referendum consultivi in ambito comunale – ha poi aggiunto – e per redigerlo ed approvarlo potrà volerci del tempo». Senza regolamento, dunque, non si potrà fare il referendum. Il Consiglio, tuttavia, si è impegnato a redigerlo nel più breve tempo possibile.
Il sindaco Onofaro ha voluto precisare che mai ha pensato di privatizzare il cimitero: «Non siamo noi quelli che privatizzano – ha poi aggiunto -. E De Luca sa bene che mi riferisco alla privatizzazione dell’acqua di cui egli è sicuramente uno dei protagonisti». Poi con marcata ironia ha aggiunto: «Facciamo piuttosto un referendum per tornare alla gestione pubblica dell’acqua . Non sarò certo ricordato per aver privatizzato il cimitero» – ha poi concluso.

Il dibattito si è poi imperniato sui due temi che hanno permesso a maggioranza ed opposizione di trovare un accordo: No alla gestione privata del cimitero (quella resterà saldamente al Comune) e no alla costruzione di nuove cappelle da parte del soggetto privato. Quest’ultime saranno eventualmente costruite direttamente dai cittadini che ne avranno diritto. Essi avranno dunque la possibilità di rivolgersi direttamente alle imprese edili di fiducia. Per il momento si tratta di un accordo verbale, ma la maggioranza si è impegnata a votare i due punti anche in consiglio comunale, magari nella prossima seduta. Il presidente Palma si è impegnato a convocare una nuova assise entro il 30 settembre prossimo.
La maggioranza ha votato contro l’ipotesi del referendum. De Luca e la minoranza si sono astenuti, ma l’esponente dell’Idv si è mostrato alquanto scettico sulla reale opportunità di trovare un accordo con la maggioranza: «Nel project financing, l’interesse dei privati si basa particolarmente sulla gestione non solo sulla costruzione delle opere. Mi pare che la loro idea sul tema, sia molto approssimativa, ma staremo a vedere come andrà a finire. Per noi non cambia nulla. – ha poi concluso De Luca -. Il referendum è a portata di mano, bastano poco più di 600 firme».

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