GIUGLIANO. Al posto dei rifiuti arrivano gli scaffali. In via Santa Maria a Cubito, tra Qualiano e Giugliano, sono iniziati i lavori per la costruzione di un grande complesso commerciale. Incassate le necessarie autorizzazioni amministrative e il decisivo parere della Provincia, la Cualbu srl (società cagliaritana) ha ricevuto le concessioni edilizie per aprire il cantiere. Le ruspe hanno già iniziato i lavori: i rifiuti inerti che da anni sostavano alle spalle dell’ex Pirelli sono stati ammassati in attesa di essere rimossi, l’area è stata livellata. Al posto della baraccopoli che ha ospitato, fino a pochi mesi fa, alcune famiglie di extracomunitari sorgeranno «medie e grandi strutture per il commercio», insediamenti produttivi ed aree per attrezzature collettive. Eccola, insomma, la cittadella del commercio. Un progetto avveniristico, atteso da tanti anni, e nel quale gli operatori del mercato vedono una possibilità di riscatto. «Attraverso le lottizzazioni i cittadini si riappropria di un’area impraticabile fino a poco tempo fa – spiega il sindaco di Giugliano, Francesco Taglialatela –. Per troppo tempo, infatti, questa zona è stata il ricettacolo di rifiuti illegali, discariche e insediamenti abusivi. Ora, finalmente, si cambia musica». Per anni questo è stato l’habitat ideale dei rifiuti, compresi quelli tossici. Ma anche televisori e calcinacci sono comparsi di recente, assieme a lavatrici e vecchi mobili, pneumatici usurati e sacchetti di rifiuti urbani. «I lavori non possono attendere. Tutto sarà rimosso in breve tempo», assicura l’impresa esecutrice.
Sviluppo e occupazione, dunque, per l’area giuglianese che da tanti anni rinvia l’appuntamento. «Inoltre – aggiunge Taglialatela – il nuovo insediamento commerciale sarà un elemento di propulsione e di stimolo anche per i commercianti locali, che finalmente potranno confrontarsi con altri soggetti». L’area interessata dai lavori si trova in località «Chiatano grande», sulla circumvallazione esterna tra Qualiano e Giugliano, a pochi chilometri dall’agro aversano. Diverse migliaia di metri quadrati interessati al progetto, strutture per la media e grande distribuzione, negozi al dettaglio e, infine, il vero e proprio polo commerciale. Completano l’intervento: pub, bar e sale giochi. «Una grande iniziativa di sviluppo per la nostra comunità – sottolineano dal Municipio di Qualiano – Migliaia di posti di lavoro tra diretto e indotto, ricchezza per la cittadina grazie allo sviluppo e all’occupazione».
Non tutti sembrano, però, condividere l’entusiasmo. Il progetto è stato contestato soprattutto dai negozianti locali e dalle unioni di categoria. Aspra la polemica sollevata dall’associazione dei commercianti, che raggruppa decine di attività e piccoli esercenti che temono di chiudere bottega. «Si parla di un centro commerciale granissimo – dice Nicola Rainone, presidente dell’Ascom di Qualiano -. Sicuramente sarà la sentenza di morte per tutte quelle piccole attività, che per tanti cittadini sono l’unica fonte di reddito, e che sconvolgerà tutto il sistema commerciale del circondario».
IL MATTINO 29 FEBBRAIO 2004 – PAG. 45