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domenica, Giugno 23, 2024
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Giugliano, apre l’ospedale ristrutturato

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GIUGLIANO. È stato tagliato ieri mattina il nastro del nuovo padiglione dell’ospedale di Giugliano, in cui è stata trasferita la maggior parte dei reparti della struttura principale, destinati ad essere ristrutturati a breve, e che nel giro di qualche settimana ospiterà anche una nuova sala operatoria, in aggiunta alle due esistenti, e altre due sale-parto. Cinque i nuovi presidi: chirurgia, medicina, urologia, nefrologia e ginecologia. I posti letto sono passati da 84 a 122, di cui 104 nella nuova ala. «La Regione inaugura con soddisfazione, anche se dopo qualche sofferenza, il nuovo padiglione del San Giuliano, un ospedale all’avanguardia – ha detto l’assessore regionale alla sanità, Rosalba Tufano – che si appresta a diventare il fiore all’occhiello delle strutture di provincia in Campania e che, in considerazione del proprio bacino di utenza, ha ricevuto particolare riguardo nel piano regionale sanitario».
Il taglio del nastro atteso da due anni, alla presenza di monsignor Mario Milano, vescovo di Aversa, concede una boccata di ossigeno significativa ad un’utenza di 250mila persone, in arrivo dai sette comuni del Giuglianese e dall’Aversano. Nell’ala su cinque livelli di via Basile sono di nuova istituzione Neonatologia e il day hospital pediatrico, mentre Ortopedia, dopo aver rubato spazi alle chirurgie da settembre del duemila, conta finalmente su un reparto ad hoc. «Il potenziamento delle strutture della provincia – dice Piero Cerato, manager dell’Asl Napoli 2 – contribuisce notevolmente ad alleggerire il carico che arriva su Napoli e crea quella rete di protezione che tutela il diritto alla salute e all’assistenza vicino a casa propria».
Ieri la prima tappa, poi la ristrutturazione di tutto il nosocomio che dopo il terremoto degli anni ’80 si è trasferito da piazza Annunziata nell’ex scuola di via Basile. «Entro un mese al piano terra del nuovo padiglione prenderà posto anche il pronto soccorso per consentire all’impresa di mettere a nuovo l’attuale collocazione», dice il direttore sanitario Anna Punzo. «Per facilitare l’accesso all’area di emergenza – dice il responsabile, Enrico Tommasello – si utilizzerà l’attuale ingresso laterale». Intanto il neonato reparto di Ortopedia, con una sala relax attrezzata per pazienti non costretti a letto conta anche sull’arrivo di un nuovo apparecchio per gli interventi al ginocchio, l’artroscopio. Nel frattempo Giugliano è già una realtà consolidata: «L’unità di Ortopedia esiste da tre anni e ha alle spalle 500 interventi», precisa il primario Pasquale Bove. L’ospedale non è l’unica struttura a fornire assistenza. «Con i fondi della legge 328 – dice il sindaco di Giugliano, Francesco Taglialatela – potenzieremo l’assistenza domiciliare integrata; mentre per i parcheggi abbiamo già bandito un project financing». Per sciogliere il nodo delle vie di accesso, invece, con il comune confinante di Villaricca, è allo studio un nuovo piano di viabilità. Alla cerimonia anche l’ex assessore regionale ai lavori pubblici Rocco Granata che ha fatto arrivare i fondi per la ristrutturazione del nosocomio, il consigliere regionale Andrea Cozzolino, i sindaci e numerosi rappresentanti politici dell’area. Il presidente della commissione regionale di controllo alle Asl, Fulvio Martusciello, ha annunciato l’insediamento del suo gruppo di lavoro al «San Giuliano» il prossimo 10 marzo. Ricordato anche Corrado Passariello, responsabile ufficio tecnico dell’Asl, con la consegna di una targa alla moglie. Nel nuovo padiglione hanno preso posto: al piano terra la cappella, al primo piano ginecologia, nido e day hospital pediatrico; al secondo l’ortopedia; al terzo la medicina; al quarto chirurgia generale e di urgenza. Nelle camere i venti televisori donati dai Lions di Villaricca-Giugliano. Nella struttura principale restano i reparti di rianimazione e cardiologia, rispettivamente con 8 e 10 posti letto. Una nuova collocazione la troverà anche radiologia che lascerà i sotterranei della palazzina ex Inam. Risolti i problemi tecnici, però, restano da affrontare la carenza di personale, per cui restano in allerta i precari. Mancano medici, infermieri (che dovrebbero arrivare in risposta a degli avvisi pubblici), vigilatrici d’infanzia e audioprotesisti.






L’ITER





L’ospedale San Giuliano si trasferì nell’attuale sede di Via Campo sportivo nei primi anni ’80, a causa delle gravi lesioni riportate dalla storica sede di Piazza Annunziata a Giugliano. Allora si chiamava ancora ospedale civile. L’attuale struttura era all’epoca già in costruzione, era stata pensata, però, per ospitare la scuola media Basile, che fino a tutti gli anni ’80 si trovava in Via Labriola all’interno di un condominio privato. Dopo il sisma, la struttura di Via Campo sportivo fu riadattata e fu riaperto il pronto soccorso.
Successivamente ripresero i lavori e fu realizzata una palazzina di due piani, alle spalle del pronto soccorso, dove furono attrezzati i primi reparti: medicina e chirurgia. La nuova struttura, che prenderà il nome di «Ospedale San Giuliano», fu inaugurata nel 1993 dall’allora sindaco Giacomo Gerlini. Qualche anno dopo, nel 1997, fu completato l’ultimo piano dell’ospedale, il terzo, in cui fu collocato il reparto di cardiologia.
Nel 1999 furono realizzati i reparti di terapia intensiva, la nuova diagnostica per immagini e l’Unità terapia intensiva coronaria. Contemporaneamente furono avviati i lavori per la realizzazione della nuova ala, alle spalle della palazzina che ospita gli attuali reparti.



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TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 29 FEBBRAIO 2004

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