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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Continua l’emergena rifiuti nell’aversano. A Casal di Principe piromani in azione.

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Casal di Principe.Una protesta che non ha fine. Un’emergenza ambientale che non ha soluzione. Questo è il quadro che descrive in maniera abbastanza veritiera lo stato dei paesi dell’agro aversano in questi giorni. Paesi che ormai sono sull’orlo della crisi, con tonnellate di immondizia che giacciono per le strade in prossimità dei cassonetti. E se in alcuni paesi le reazioni dei cittadini si limitano alle invettive contro le amministrazioni locali o addirittura contro i manifestanti, a Casal di Principe si passa all’azione. La settimana scorsa diversi cumuli di immondizia sono stati bruciati a piazza Villa costringendo la gente a tapparsi in casa. Stessa sorte e toccata nella giornata di lunedì ai rifiuti depositati a piazza Vittorio Emanuele, nel pieno centro del paese dove è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Il corso principale invece, Corso Umberto I, è stata la meta preferita dai piromani la scorsa notte dove diversi roghi sono stati avvistati dalla gente che ovviamente, non è riuscita a vedere chi fosse stato l’artefice. Il comitato promotore della protesta capeggiato da Don Carlo Aversano e Ettore Corvino della Coldiretti intanto, ha riunito tutti i sindaci e i parlamentari dell’agro aversano per coordinarsi insieme nella lotta. Dall’incontro è sorto un documento, firmato dai partecipanti e che è stato già inviato al Prefetto di Caserta Schilardi e al neo commissario per l’emergenza rifiuti Corrado Catenacci. Poche e chiare le richieste : chiusura definitiva della discarica di Parco Saurino (già sequestrata dalla magistratura) e l’avvio della provincializzazione dei rifiuti. Ipotesi quest’ultima che metterebbe in discussione tutto il piano di smaltimento dei rifiuti provinciale affidando l’affare ad un’unica azienda statale, abolendo così i quattro consorzi di bacino ed affidando ad ogni provincia un impianto di termovalorizzazione. Non molto convinte le associazioni e i movimenti politici ambientalisti che fanno notare come, ogni piano politico discusso in questi giorni, vada nella direzione degli inceneritori invece di iniziare un discorso politico che vada verso la riduzione dei rifiuti (ritornando di nuovo al vuoto a rendere), il riciclaggio e gli impianti di compostaggio per i rifiuti organici in modo da rendere quasi inutile la costruzione dei Termovalorizzatori.

R.F. “Il Giornale di Caserta”

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