Mugnano: il Neapolis retrocesso in serie D

Fine di un ciclo e futuro tutto da decifrare per il Neapolis Mugnano, che domenica ha salutato mestamente la Lega Pro dopo essere uscito sconfitto dal doppio confronto con la Vibonese. Il futuro della società presieduta da Mario Moxedano, dimissionario dallo scorso 12 marzo e inibito fino al prossimo 31 luglio, è un vero e proprio enigma. “Dobbiamo innanzitutto metabolizzare questa delusione e analizzare una stagione caratterizzata da tante situazioni che hanno lasciato il segno – spiega il dg biancazzurro Franco Mango – Al momento, tuttavia, l’orientamento della proprietà è quello di vendere anche il titolo di serie D. Se non troveremo acquirenti, ma solo se il presidente ritroverà gli stimoli giusti, penseremo ad altre soluzioni”. Tra queste, il dirigente del Neapolis non esclude quella che porterebbe a un nuovo addio a Mugnano, la città che ha ospitato (a parte la breve parentesi di Frattamaggiore) i biancazzurri nelle ultime quattro stagioni, con il conseguente trasferimento in un’altra piazza del Napoletano. “E’ un’ipotesi che non possiamo scartare – aggiunge Mango – che potrebbe essere presa in considerazione soltanto se nessuno si farà avanti per l’acquisizione del titolo sportivo, ma soprattutto se il presidente Moxedano deciderà di ritornare in sella”. Un nodo insomma che sarà sciolto soltanto nelle prossime settimane. Intanto non resta che leccarsi le ferite e analizzare un percorso stagionale che, archiviati gli entusiasmi iniziali, si è complicato dopo la rottura con la città e la tifoseria di Frattamaggiore e che è stato segnato dallo scarso rendimento di alcuni giocatori di punta, tra cui alcuni pedine arrivate nel mercato di riparazione, ma soprattutto dalla pesante inibizione comminata al patron Moxedano.