GIUGLIANO – “Attraverso le fiamme, oltre l’invidia, più forti di prima”. Rispondono con questo cartello affisso all’ingresso del club, i tifosi del Giugliano ai piromani che lunedì mattina hanno dato fuoco alla loro sede.
Ore 4:30 del 31 dicembre, si scatena l’inferno. Il circolo “De Cristofaro” dei tifosi giallo-blu di via Quattro Giornate, a Giugliano, avvolto dalle fiamme. Vampate zittite dai pompieri prima che accadesse il peggio. Lingue di fuoco, dense cortine di fumo, una cascata di schegge di vetro e di pezzi di cornicione. Fiamme pronte a insinuarsi dappertutto come serpenti inconsistenti ma voraci, che sono comunque riuscite, prime di venire affogate, a far danni consistenti. Minuti di interminabile panico che i vicini dello stabile al civico 48 non dimenticheranno. Una tragedia sfiorata, poiché le fiamme sono arrivate a lambire le case mentre gli abitanti erano assorti nel sonno. Ma il pronto intervento dei vigili del fuoco evita il peggio. Sono stati alcuni degli stessi inquilini dell’edificio soprastante a dare l’allarme. E’ bastato qualche minuto per domare il rogo. Insieme, polizia e vigili del fuoco, hanno cercato, inutilmente, qualche traccia che potesse subito indirizzare le indagini verso i presunti autori. Ma non c’è stato nulla da fare. Sì, perché tutto lascia presagire l’origine dolosa dell’incendio. Malgrado non siano state rinvenute prove concrete, non rimane che questa ipotesi. Tutto ancora da dimostrare, ma maledettamente verosimile. I locali, completamente distrutti dall’incendio, sono stati posti sotto sequestro e i sopralluoghi eseguiti dalle forze dell’ordine sono serviti se non altro a escludere le cause accidentali. Il caso è ora sul tavolo del vice questore Alberto Francini. Interrogati il presidente e qualche socio. Fino a ieri sera, il piromane non aveva né nome né volto.
Televisori, impianto satellitare, mobili, apparecchiature elettriche, soldi (circa 100 mila lire), striscioni : tutto divorato dalla furia iniziale delle fiamme.
“Ciò di cui più ci dispiace – ha dichiarato il segretario del circolo Raffaele Di Domenico – è stata la perdita delle fotografie, bruciate assieme a tutto il resto. Erano dei ricordi bellissimi…tutto andato in fumo”. “E’ stato un vero attentato alla nostra fede – ha proseguito – sappiano che non ci fermeranno, mai. Domenica 6 gennaio saremo allo stadio per sostenere i tigrotti contro il Catanzaro: più forti e motivati di prima”.
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