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lunedì, Maggio 27, 2024
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Qualiano. Madri nubili: striscioni contro il sindaco

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Continua la protesta delle madri nubili di Qualiano che, da mercoledì ormai, presidiano il Comune di Piazza del Popolo nell’attesa di vedersi corrisposte il saldo dell’assegno baliatico a loro destinato. La trattativa tra il sindaco e un comitato composto da circa una decina di donne, fino ad ora, sembra non aver prodotto risultati soddisfacenti. Si spera di risolvere il problema in un nuovo incontro che si dovrebbe tenere la prossima settimana. Oggi sono stati esposti due striscioni nella piazza del Comune con la scritta: “Basta chiacchiere… Sindaco vogliamo i fatti!” e “Rivendichiamo i nostri diritti”. Nel corso della mattinata è stato anche distribuito, nelle piazze e nelle principali strade della città, un volantino allo scopo di informare i cittadini di quanto stesse accadendo. Il sindaco Onofaro, che da tre giorni fa i conti con quella che sembra essere diventata una “bomba pronta ad esplodere”, ha tentato invano di rassicurare le donne sul fatto che “i soldi arriveranno” e che bisogna solo avere “un po’ di pazienza”, oggi ha diffuso una nota dalla quale emerge un’accusa nei confronti di “chi cavalca il malcontento delle fasce deboli per velleità elettoralistica”. Il riferimento non è casuale. L’obiettivo di Onofaro è chiaro. La parte chiamata in causa è il consigliere dell’Italia dei Valori Ludovico De Luca, che fin dal primo giorno si è schierato al fianco delle donne, “in difesa dei loro diritti”, sostiene quest’ultimo. Ma dalla maggioranza piovono dure accuse nei suoi confronti di “strumentalizzare la vicenda per fini politici”. Anche stamattina non sono mancate scintille. In un duro scontro che, per fortuna non è degenerato in lite, esponenti di maggioranza hanno accusato De Luca di aver finanziato la stampa dei volantini allo scopo di “fomentare odio nei confronti dell’amministrazione”. De Luca ha rispedito al mittente ogni accusa. «Queste affermazioni ci mortificano – affermano le donne del comitato che protestano davanti al Comune – abbiamo fatto una colletta, spendendo cinque euro a testa per stampare i volantini. Ci sentiamo già umiliate per il trattamento che il Comune ci riserva ogni sei mesi, a questo punto non ci meraviglia il trattamento che gli amministratori di questo Comune ci riservano».
La questione rischia di degenerare e spostarsi sul piano politico, ma c’è chi, tra le donne, osserva che “si tratta di un problema sociale e tale deve rimanere. La politica non centra niente”.

Nella nota che Onofaro ha inviato questa mattina agli organi di stampa si legge: «Intervengo sulla vicenda che in queste ore anima l’opinione pubblica qualianese riguardante la protesta delle ragazze madri. E’ doveroso premettere che il Comune di Qualiano ha già provveduto a liquidare una parte del contributo spettante e stiamo analizzando e vagliando ogni percorso possibile per dirimere in toto la questione. Già per tre volte ho personalmente incontrato le soggette destinatarie del contributo spiegando dettagliatamente quanto l’Amministrazione Comunale sta svolgendo nella consapevolezza e nella ferma volontà di riconoscere un diritto previsto dalla legge. Nella prossima settimana incontrerò ancora una volta le ragazze madri per comunicare loro la soluzione alla problematica. Con dati alla mano, compulsando il Bilancio, le disponibilità erariali municipali, le possibilità di manovra sempre entro i margini delle normative vigenti, sono in corso tavoli tecnici per giungere ad una risoluzione. Una risoluzione che è possibile trovare soltanto con un lavoro di responsabilità che ossequia la legge ed i numeri e che mi porta a stigmatizzare chi cavalca il malcontento delle fasce deboli mascherando la difesa dei diritti dei cittadini con le mentite spoglie di una becera strumentalizzazione politica ed una indegna velleità elettoralistica».

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