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martedì, Maggio 7, 2024
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Qualiano. Madri nubili: la protesta continua

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Resta alta la tensione sulla vicenda degli assegni dimezzati alle ‘madri nubili’ di Qualiano. Anche oggi al Comune è stata una giornata di duro scontro tra il gruppo di donne che da ieri sta protestando “per far valere un sacrosanto diritto” e il sindaco Onofaro che dal canto suo afferma “di aver fatto tutto ciò che era possibile”. A quanto pare il Comune non può erogare altri contributi, pena: «il rischio di esporre l’Ente ad ulteriori problemi economico-finanziari». E’ quanto emerso quest’oggi dagli sviluppi della vicenda. Così come annunciato ieri, il comitato delle ‘madri nubili’, ha continuato a presidiare il Comune in attesa di risposte soddisfacenti. Non sono bastate le rassicurazioni del sindaco, che per tutta la mattinata ha cercato una soluzione al problema. Per qualche ora la vicenda si è spostata a Mugnano, comune capofila nell’ambito del “Piano Sociale di Zona Napoli 1”. Ieri infatti, il sindaco aveva affermato che «per poter liquidare interamente la rata di giugno del contributo baliatico destinato alle madri nubili, si attende che da Mugnano arrivi il finanziamento previsto», ma oggi è arrivata la secca smentita dal comune capofila che afferma di «aver già liquidato quanto necessario» rispedendo al mittente ogni altro addebito.

La protesta dunque non si ferma e le donne, che si sono dimostrate molto agguerrite, non fanno alcun passo indietro e reclamano il saldo del contributo. Così come ieri, anche oggi le rassicurazioni di Onofaro non sono bastate. Il sindaco accusa il gruppo di donne, che non vuole sentir ragioni, di non rispettare il confronto civile: «mi aggrediscono ed è impossibile discutere in un clima del genere. Sto lavorando per trovare una soluzione ma se alcune di loro continuano ad avere un atteggiamento sgarbato, a tratti condito da minacce – afferma il primo cittadino – diventa impossibile portare avanti la trattativa». Neanche dopo l’incontro di stamattina, tra il sindaco e alcune esponenti del comitato di madri nubili, si è riusciti a tenere calme le acque. Le donne infatti, affermano di «sentirsi disorientate dai messaggi contraddittori che provengono dai due comuni» Qualiano e Mugnano, appunto. «Siamo state anche a Mugnano per chiedere spiegazioni – affermano le donne – e ci hanno assicurato che ad erogare il totale importo dei contributi deve essere il Comune di Qualiano, mentre Onofaro sia ieri che oggi, ha ribadito che se Mugnano non paga la “sua parte”, Qualiano non può effettuare il saldo. Come stanno veramente le cose?» – hanno poi domandato.

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Da Mugnano è arrivato il chiarimento del dirigente del settore Servizi Sociali, il dottor Claudio Taraschi che al telefono ha spiegato: «I contributi alle madri nubili devono essere elargiti interamente dal Comune di Qualiano che, solo dopo aver presentato regolare rendiconto, viene rimborsato». Una parte del contributo è a carico del Comune, mentre il resto e carico di Regione e Provincia. Taraschi, rispondendo alle affermazioni di Onofaro, ha precisato che «Il Comune di Qualiano ha già ricevuto le competenze fino al mese di dicembre 2010, così come da rendicontazione. Mentre per il 2011 – ha poi aggiunto – il rendiconto è arrivato solo 3 giorni fa, per cui – ha concluso – il rimborso potrà essere effettuato non prima dei tempi necessari a svolgere i controlli burocratici di routine».

La reazione. E’ dopo il chiarimento arrivato in tarda mattinata da Mugnano che la protesta si è accesa nuovamente, cioè quando è apparso chiaro che il Comune di Qualiano ha il dovere di erogare l’intero importo dei contributi e che potrà chiedere il rimborso solo dopo averli elargiti: «sono soldi che spettano di diritto ai nostri figli – hanno affermato le donne visibilmente agitate, e rivolgendosi al sindaco hanno detto – Ci state solo prendendo in giro. Vogliamo i nostri soldi!» Onofaro per tutta la mattinata ha cercato insieme al responsabile dell’Ufficio Tributi una soluzione che però non è arrivata. A quanto pare dalle casse di Qualiano, almeno per il momento, non possono uscire ulteriori somme: «ho le mani legate» ha dichiarato il sindaco dopo essersi confrontato con il dirigente.

Onofaro non ci sta a passare per “carnefice”. «Ho speso e continuo a spendere tantissime energie per Qualiano e per i suoi abitanti» ha detto durante l’incontro di questa mattina. E a chi accusa l’amministrazione di “poca oculatezza”, tirando in ballo anche gli eventi estivi, per evidenziare che non vi sarebbe stata la necessaria attenzione sul problema in questione e, più in generale, sui problemi legati ai servizi sociali, il sindaco risponde che «forse la situazione si poteva gestire con maggiore efficienza – e aggiunge – sto verificando il lavoro degli uffici preposti e, nel caso dovessero emergere della lacune o atteggiamenti riprovevoli da parte di qualche incaricato, trarrò le dovute conclusioni punendo i responsabili».

Una cosa è certa: per l’irruenza dimostrata fino ad ora, sembra certo che le donne non abbandoneranno l’ascia di guerra. La protesta, a tratti incandescente, non si fermerà fino a quando le ‘madri nubili’ non avranno ottenuto il saldo del rimborso «nella speranza – affermano – che la situazione non si ripresenti tra meno di sei mesi, quando il Comune dovrà di nuovo elargire il contributo».

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