20 C
Napoli
lunedì, Maggio 20, 2024
PUBBLICITÀ

Clan Pianese: 31 anni per cinque estorsori

PUBBLICITÀ

Trentuno anni e otto mesi di reclusione per cinque
affiliati al clan Pianese. Multe di
9400 euro e un solo assolto. E’ la
sentenza dei giudici della Terza
Sezione Penale del tribunale di
Napoli nei confronti
di sei imputati accusati di estorsione.
L’unico ad essere
assolto dalle accuse
è
stato
Biagio
Micillo (difeso dagli
avvocati Michele
Giametta e Antonio
Giuliano Russo)
ritenuto vicino al
clan Mallardo di
Giugliano e attualmente detenuto. I
giudici hanno inflitto a Francesco Fusco otto anni e
tremila euro di multa, a Giovanni
Ciccarelli cinque anni e 1400 euro di
multa, a Giovanni Cardinale quattro anni e mille euro di multa. Le
condanne più severe per Bruno
D’Alterio (omonimo del cognato del defunto boss Nicola Pianese) detto ‘o guercio e Agostino Ciccarelli:
sette anni e 4 mesi di reclusione e
duemila euro di multa a testa. L’unico assolto è stato Biagio Micillo.
Sono stati anche interdetti in perpetuo dai pubblici uffici, Cardinale
per solo 5 anni. Fusco è stato assolto dall’associazione ma non dall’estorsione. Il blitz scattò nel luglio del
2010. Due anni di indagini che permisero di scoprire estorsioni portate avanti
dalla fazione del clan Pianese che faceva capo a Paride De Rosa. Nel mirino
degli estorsori imprenditori edili di Qualiano e un commerciante. L’operazione
fu effettuata dai carabinieri della Compagnia di Giugliano eseguirono un
decreto di fermo di indiziato di delitto
emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli a carico degli indagati
appartenenti alla fazione dei Pianese
facente capo a Paride De Rosa, gruppo
camorristico emergente operante a Qualiano. Tutti furono ritenuti responsabili di
estorsione aggravata dal metodo mafioso, articolo sette poi derubricato. Le
indagini, condotte a partire dall’autunno
2008 furono sviluppate con attività tradizionali e tecniche e portaro all’accertamento della responsabilità degli indagati
per quattro episodi estorsivi ad altrettanti
imprenditori di Qualiano. Il metodo
usato dagli estorsori era quello classico.
La nuova compagine criminale si dimostrò pienamente operativa” affermò allora il procuratore aggiunto. Erano soliti
chiedere il ‘pizzo’ a diversi imprenditori
della zona in occasione delle tre festività
dell’anno: Natale, Pasqua e Ferragosto.
Già in occasione di Pasqua si erano fatti
avanti e stavano tornando all’azione per
imporre la tangente dell’estate, chiedendo somme per alcune decine di migliaia
di euro che sarebbero servite – fu questo
il sospetto – per finanziare le costose
vacanze anche ad alcuni degli affiliati.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, nel mirino degli estorsori finivano
soprattutto gli imprenditori edili. Il gruppo era costituito da elementi dell’ex clan
Pianese, alcuni ritornati in libertà dopo
lunghe detenzioni, che, dopo la scissione
tra quelli raccolti intorno alla vedova del
boss Nicola ucciso nel 2006. (CdN – Mariano Fellico – 28/10/2012)

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Buone ragioni per comprare un climatizzatore Daikin

Daikin è di certo uno dei brand più affidabili nel settore dei climatizzatori per uso residenziale. Parliamo, infatti, di...

Nella stessa categoria