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sabato, Aprile 27, 2024
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QUALIANO 115 MILIARDI, VILLARICCA 205 MILIARDI: REDDITI IRPEF 1998

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  Nell’anno 2000 il Prodotto Interno Lordo dell’Italia ha raggiunto la cifra di 2.257.066 miliardi di lire. Il Prodotto Interno Lordo è la somma di tutti i redditi prodotti nell’anno dall’Italia e rappresenta l’indicatore della ricchezza annuale di un paese. Nessuno mai ha calcolato il Prodotto Interno Lordo di un comune. In genere le statistiche si spingono fino al livello regionale e in qualche caso provinciale ma non arrivano mai al dettaglio comunale dal momento che la procedura di calcolo è molto complessa e difficilmente può essere applicata al singolo comune.

 


TERRITORIO

Imponibile IRPEF

Numero contribuenti

Imponibile IRPEF pro-contribuente

Popolazione

Imponibile IRPEF pro-capite

Rapporto contribuenti popolazione
Giugliano

653.277.432.000

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28.550

22.882.000

93.286

7.003.000

31%

Marano

442.776.280.000

17.930

24.694.000

57.716

7.672.000

31%

Qualiano

114.812.405.000

5.883

19.516.000

25.197

4.557.000

23%

Villaricca

205.080.450.000

9.120

22.487.000

30.465

6.732.000

30%

Mugnano

225.412.045.000

9.914

22.737.000

30.012

7.511.000

33%

Calvizzano

83.118.226.000

3.640

22.835.000

12.455

6.674.000

29%


Area Giuglianese

1.724.476.838.000

75.037

22.982.000

249.131

6.922.000

30%
 

 

 

 

 

 

 

Napoli (provincia)

29.016.169.503.000

1.126.707

25.753.000

3.101.899

9.354.000

36%

Campania

52.658.529.646.000

2.192.464

24.018.000

5.783.491

9.105.000

38%

Italia

909.448.478.236.000

32.611.923

27.887.000

57.679.895

15.767.000

57%

Fonte: Nostra elaborazione su dati Istat e Ministero dell’Economia e delle Finanze (importi il Lire)

 

  Come fare allora per misurare la ricchezza
prodotta annualmente da un comune? Un modo per avvicinarsi alla soluzione del
problema è rappresentato dalle dichiarazioni dei redditi che annualmente i
contribuenti italiani sono chiamati a fare sulla base dei redditi realizzati
nell’anno precedente. Così è possibile utilizzare l’imponibile IRPEF come misura
più vicina all’idea di Prodotto Interno Lordo.

  Questa possibilità ci è data dalle
elaborazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze condotte in seguito
all’istituzione del federalismo fiscale e in particolare della compartecipazione
dei comuni al gettito IRPEF. Il Ministero ha così elaborato gli imponibili IRPEF
a livello di singoli comuni sulla base del domicilio fiscale dei contribuenti.
Gli ultimi dati disponibili e pubblicati dal Ministero si riferiscono alle
dichiarazioni dei redditi (Unico, 730, 770/A, 201) del 1999 sull’anno d’imposta
1998.

  Nella tabella sono indicati i dati riferiti
ai singoli comuni dell’area giuglianese così come definita dal Documento di
Programmazione dello Sviluppo Economico – DPES 2000 – adottato dalla Provincia di Napoli e denominata “Ambito 2” oltre ai dati provinciali, regionali e
nazionali riportati quali indicatori di riferimento. La tabella riporta gli
imponibili IRPEF totali dei singoli comuni espressi in lire, il numero di
contribuenti con imposta netta, il valore medio a livello di singolo comune
dell’imponibile IRPEF per contribuente, la popolazione residente al 1998,
l’imponibile IRPEF pro-capite per singolo abitante e il rapporto, espresso in
percentuale, tra numero di contribuenti e popolazione residente
nell’anno.

  La tabella offre numerosi spunti di analisi. L’area giuglianese ha un imponibile IRPEF totale di 1.724 mila miliardi di lire con una media per contribuente di 22,98 milioni di lire. Tranne Marano tutti gli altri comuni hanno un valore inferiore alla media, ma, mentre Qualiano ha un gap del 14% rispetto alla media, gli altri comuni sono piuttosto allineati. Villaricca, che è il penultimo comune dell’area, ha un gap di appena il 2%. D’altro canto l’area giuglianese ha
un valore inferiore sia alla media provinciale (-11%), sia a quella regionale
(-4%), sia a quella nazionale (-18%). Il rapporto tra il numero di contribuenti
e gli abitanti rivela, da una parte, il ritardo macroscopico dell’area
giuglianese rispetto alla media nazionale (30 contro 57%) e, da un’altra parte,
evidenzia uno scostamento significativo di Qualiano rispetto alla media
dell’area (23 contro 30%). Questo si traduce in una serie di divari molto
significativi a livello di imponibile IRPEF per singolo abitante. Colpisce
infatti il dato di Qualiano (4.557.000 lire) rispetto a quello nazionale
(15.767.000 lire).

  Considerato che l’analisi si svolge sulle
dichiarazioni dei contribuenti e quindi su dati certi dal punto di vista
statistico ma potenzialmente distorti dal verificarsi del fenomeno dell’evasione
fiscale e dell’economia sommersa vi si potrebbe obiettare che essa non è valida.
In questo caso però dipenderebbe da alcune assunzioni logiche. Se infatti si
presuppone che l’evasione sia tendenzialmente la stessa tra Qualiano e
Villaricca e gli altri comuni dell’area allora non vi sarebbero ragioni valide
per obiettare l’analisi. Se invece qualcuno volesse ritenere troppo basso il
reddito medio qualianese e supporre una maggiore evasione fiscale nel comune
rispetto agli altri allora l’analisi si potrebbe obiettare, ma forse i problemi
si complicherebbero.

  Piuttosto a questo punto, potrebbe essere interessante sviluppare l’analisi cercando di capire le ragioni del gap qualianese o piuttosto del surplus maranese. Occorrerebbe indagare sulla natura
delle economie locali dei singoli comuni per conoscere “le cause della
ricchezza”, per comprendere la struttura produttiva del comune e quella
patrimoniale delle famiglie. Gli imponibili IRPEF dei singoli comuni elaborati
dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sono determinanti ai fini del
calcolo della quota IRPEF spettante ai singoli comuni come fonte di
finanziamento del proprio bilancio e come base di calcolo dell’addizionale IRPEF
(al momento l’addizionale non è stata ancora applicata dai comuni di Qualiano e
di Villaricca). Questo vuol dire che lo sviluppo economico locale e la stessa
emersione degli imponibili evasi assumono un valore sempre più diretto e
immediato nelle politiche generali dei comuni. In particolare i comuni sono
spinti ad attrarre “persone fisiche” ad alto reddito che dichiarano imponibili
IRPEF elevati. In questo senso le migliori politiche sono quelle che favoriscono
la qualità della vita e la vivibilità all’interno delle proprie
cittadine.

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