15.2 C
Napoli
venerdì, Aprile 26, 2024
PUBBLICITÀ

C’ERA UNA VOLTA… LA GIUSTIZIA

PUBBLICITÀ

GHEDINI: “VOGLIAMO CHE I PROCESSI VADANO AVANTI!”

Chi ha detto che gli avvocati di Berlusconi ostacolano i processi in corso a carico del presidente del consiglio? L’avvocato del Premier, Nicolò Ghedini, dichiara nella trasmissione televisiva “Sciuscià”, condotta da Michele Santoro, che i processi dove Silvio Berlusconi è imputato, in particolare quello “SME-Ariosto”, – «vanno fatti e conclusi nel più breve tempo possibile, magari con un’assoluzione».
Qualcuno allora si chiederà: “e i fiumi d’inchiostro che i giornali hanno speso negli ultimi tempi”? Ci hanno spiegato che il processo SME-Ariosto era a rischio, che gli avvocati del presidente “ricusavano” il giudice Brambilla anche contro il parere di “applicazione” del CSM (consiglio superiore della magistratura), che il Ministro guardasigilli, il leghista Roberto Castelli, negava la proroga al giudice, ordinando il trasferimento al Tribunale di sorveglianza, compromettendo inevitabilmente l’intero processo… in poche parole: “tutto da rifare”.
La risposta viene sempre dall’avvocato Ghedini: – «Non siamo noi a bloccare i processi! Sono i giudici che prendono tempo, per scavalcare le richieste della difesa di ammettere alcune “prove” agli atti! Non rispettano le regole che in ogni caso vanno riscritte».
Qui sorge spontanea un’altra domanda: “per quale motivo allora s’intende ricorrere di nuovo all’impunità parlamentare con effetto “retroattivo”?
Sono giorni ormai, che la maggioranza di centro-destra, avanza la proposta di reintrodurre l’autorizzazione a procedere, o meglio (mi verrebbe da dire “o peggio”) di sospendere tutti i procedimenti giudiziari che coinvolgono parlamentari.
Se Berlusconi, come ha affermato al discorso alla camera lo scorso lunedì 14 dicembre, si appella al diritto insindacabile di “presunzione d’innocenza”, che motivo ha di sottrarsi ai processi con strumenti politici? Sicuramente l’assoluzione “con formula piena per non aver commesso il fatto”, gli sarebbe più conveniente.
Non avrà paura di essere condannato? In effetti lui e i suoi avvocati temono proprio di sì! Perché a loro avviso, i giudici di Milano non sarebbero in condizione di processare il presidente: per motivi “politici”. – «Il capo dell’opposizione non è Francesco Rutelli!» – Afferma Paolo Cirino Pomicino, rivolgendosi proprio al segretario della Margherita, – «ma è il giudice Francesco Saverio Borrelli! Che con il discorso pronunciato alla cerimonia di apertura dell’anno giudiziario, si lancia all’attacco del centro-destra».
C’era anche il procuratore di Venezia Felice Casson alla trasmissione di Santoro, che si schiera al fianco di Borrelli, in virtù non tanto della richiesta di “resistere come sulla linea del Piave”, ma sulle righe dell’intero discorso, che: – «va letto e considerato nel suo insieme»! In un sondaggio della Abacus, si evince che il 48% degli intervistati condivide il discorso di Borrelli, il 33% non lo approva e il 19% non sa.
Allora: “c’è o non c’è un tentativo di fermare i processi del Cavaliere”?
Se analizziamo la situazione dal punto di vista “politico”, c’è un urgente desiderio, da parte della maggioranza, di fermare qualsiasi tentativo di mettere il “cappio” a Berlusconi & co., motivo? Stando alle parole di molti esponenti del centro-destra: – «Non gioverebbe alla nazione avere il capo del governo condannato in un processo per corruzione».
Dal punto di vista “giuridico” invece, ci sarebbe il dovere dei giudici di fare il loro lavoro, applicando le leggi e le regole, fatte in tanti anni di storia, da parlamenti eletti dal popolo democratico e dalla Corte Suprema, entrambi organi indipendenti.
L’indipendenza della Magistratura e la centralità del Parlamento, sono principi insindacabili che si basano sulla separazione dei poteri dello stato: potere Giudiziario, potere Legislativo e potere Politico. Guai ad interferire… sarebbe la fine della democrazia!
In definitiva, troviamo due parti contrapposte: Berlusconi che si sente preso di mira dai giudici di Milano accusati di essere “strumento della sinistra” e dall’altra parte, i giudici che invocano la loro indipendenza, denunciando il governo (e non l’intero parlamento) di interferire politicamente nel campo della Magistratura.
«Ci vogliono delle nuove regole!» Sono le frasi più ricorrenti degli ultimi giorni. «Tranquilli! Ci stanno pensando Bossi, Castelli e Verde (CSM)»; il primo chiede addirittura “l’amnistia” per i processi politici (sarebbe un disastro!); il secondo avalla la tesi di Verde che suggerisce di reintrodurre l’autorizzazione a procedere o l’impunità per i parlamentari nel periodo del loro mandato.
Riallacciandomi alle parole dell’avv. Ghedini, che afferma di voler fare i processi e difende Berlusconi convinto della sua innocenza, non si capisce come intende concludere i processi, se da parlamentare di maggioranza (Ghedini è anche parlamentare di Forza Italia), allineandosi alle proposte del governo, intendere risolvere la questione con una soluzione politica. Credo che le due posizioni siano nettamente in contrasto: “non è corretto affermare un principio e avallare esattamente l’opposto contemporaneamente”.
La giustizia è una questione molto delicata: “è il principio fondamentale di un paese democratico!” Mi sembra che ultimamente la stiano svendendo come merce di scambio tra maggioranza e opposizione. I diverbi tra i poli, non devono interferire con la giustizia. Rutelli afferma che «la destra strumentalizza il caso “giustizia” perché coinvolge il presidente del consiglio», facendo notare che molti liberi cittadini vivono la loro realtà da “imputati” o “parte lesa” senza nessun potere politico che gli consentirebbe di uscire, attraverso leggi “ad hoc” e in maniera poco dignitosa dai loro processi, che a volte possono durare molti anni. In ogni caso le parti negano qualsiasi accordo segreto e si accusano a vicenda.
Rutelli aggiunge: – «c’è un problema democratico che nasce da una grossa concentrazione di poteri», mettendo in discussione la volontà del governo di risolvere la questione del “conflitto d’interessi”. Il tema è di fondamentale importanza per il paese. Oggi Berlusconi possiede il Potere Politico, quello Economico e quello Mediatico; il primo è dato dalla sua carica di capo del Governo, il secondo dal suo ingente patrimonio e il terzo, quello più forte, è la proprietà di ben tre reti televisive. Se da un lato Berlusconi accusa la Magistratura di interferire con la politica, dall’altro lato, l’opposizione lo accusa di non mantenere gli impegni presi sulla soluzione del conflitto d’interessi. In effetti, dopo le elezioni, il Premier aveva inserito nei “primi cento giorni” alcuni provvedimenti “urgenti” tra i quali la soluzione del conflitto d’interessi, ma a quasi duecento giorni dalle elezioni, la questione è ancora in alto mare.
In un articolo di qualche giorno fa su queste pagine, ho difeso Berlusconi dalle accuse di essere anti-europeista e ribadisco che in materia “Europa”, possiede il potere politico di decidere la linea di comportamento dell’Italia. Ma i “problemi giudiziari” vanno risolti senza alcun’interferenza politica, se il Premier si dichiara innocente, è necessario che venga assolto ai processi a suo carico, in tal modo, conserverebbe la fiducia che i suoi elettori (circa 16.900.000 contro i 16.400.000 dell’Ulivo) gli hanno espresso il 13 Maggio.
Non è assolutamente giusto affermare che “con il voto delle ultime elezioni, Berlusconi non debba dar conto a nessun giudice, poichè i suoi giudici sono i cittadini che lo hanno votato!”
«Perché allora gli italiani hanno votato Berlusconi?» – incalza Santoro – «sono forse stupidi, immorali?» – Rutelli risponde: – «vedono se Berlusconi rispetta gli impegni, ma si devono svegliare, questo lo devo dire».
Certo è che Berlusconi in campagna elettorale ha lanciato numerosi slogan, da “Meno tasse per tutti” a “Più lavoro per tutti”, ma si sa che la pubblicità e l’anima del commercio! Se gli elettori hanno scelto Berlusconi per le sue promesse è bene che vengano mantenute, altrimenti buona parte dei 16.900.000 elettori potrebbero cambiare idea!
Vorrei consigliare ai navigatori di leggere il libro di George Orwell: “La fattoria degli animali”, una storia “a quattro zampe” sulla giustizia, che a volte… non è uguale per tutti!

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Fassino denunciato per il furto di un profumo, l’accusa: “Lo aveva già fatto”

Già in passato Piero Fassino sarebbe stato riconosciuto come autore di un furto nel duty free del Terminal 1 dell'aeroporto...

Nella stessa categoria