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giovedì, Marzo 28, 2024
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E’ LUIGI VECCIA IL SETTIMO ASSESSORE. GRANE NEL CCD

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QUALIANO_ Ristrutturazione a più riprese nella Giunta Comunale. Qualiano ha il suo settimo assessore. Si tratta di Luigi Veccia, attivista di Alleanza Nazionale. Già c’è stata l’ufficializzazione dell’incarico, restano da assegnare le deleghe. Certa per ora l’attribuzione dell’incarico per viabilità e polizia municipale. Il rimpasto della giunta è stato già anticipato nelle scorse settimane. Soddisfatti gli altri consiglieri di AN. Per Marianna Zara, assessore all’Istruzione, e Licciardiello Santolo, capogruppo del partito, si tratta “di un grosso risultato, una grande soddisfazione: una rappresentanza più equilibrata in Giunta a conferma del risultato elettorale” che ha visto il gruppo politico attestarsi a secondo partito locale, dopo Forza Italia. Veccia è stato già esponente di maggioranza nella passata amministrazione.
Ancora irrisolto il nodo dell’assessorato alle politiche sociali. La nomina, secondo quanto stabilito in campagna elettorale, sarebbe spettata a Raffaele De Leonardis (CCD), attuale consigliere di maggioranza. L’incarico è invece attualmente ricoperto da un altro esponente del Biancofiore, Agostino Pedace. L’avvicendamento tra i due dovrebbe essere imminente: negli ultimi tempi i troppi individualismi e le differenti correnti interne minacciavano l’unità del gruppo politico. Cambio di casacca, in aggiunta, per il capogruppo del Biancofiore locale, Vincenzo D’Alterio. Il consigliere, ex di Forza Italia ed eletto lo scorso maggio con i voti del CCD, passa adesso al PDC (nuovo partito della Democrazia Cristiana) a seguito del commissariamento della sede del Biancofiore. I mediatori esultano, i profeti della linea dura si mostrano perplessi. Rivoluzione quindi al vertice della ripartizione, sembra. Al Comune bocche cucite, certo però che c’è un gran lavoro di diplomazie in questi giorni.
“Clientelare”, ha definito un consigliere di minoranza l’opera dell’Amministrazione ,il modo di gestire la cosa pubblica. E per la gente la politica locale diventa sempre più nauseabonda: disertati in massa gli ultimi consigli comunali, rendendo grottesca agli occhi del popolo la liturgia delle crisi e dei rimpasti.
Ancora lontani dalla Qualiano che sognano i cittadini, gli amministratori, l’opposizione: un paese che guardi al futuro coniugando meriti e bisogni, innovazione e tutela dei segni della storia e dell’ambiente. Che possa esprimersi con voce ferma e netta, delineando una politica, alleanze sociali, un itinerario possibile per uscire dalla palude. Dell’ indifferenza e del disinteresse comune.

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