IL POTERE LOGORA CHI NON CE L’HA

La situazione politica qualianese continua ad agitarsi, e non accenna assopimenti. I due blocchi politici sono lì, l’uno contro l’altro. Da una parte c’è la minoranza: minuta ma agile, capace con poche ma ben organizzate forze di tenere alla corda i partiti di centro destra. Gli attacchi sono fulminei e ben mirati. Ma mai mortali. Dall’altra parte c’è la maggioranza: un gigante che affannosamente rincorre il proprio avversario. Ma che sembra essere infastidito più che impensierito dagli attacchi ricevuti. E anche se in questo modo, per brevi momenti, le forze politiche del governo cittadino sono state private di quella disinvoltura e libertà di movimento che le hanno rese leggendarie, proseguono senza indugio verso i propri obiettivi.
L’opposizione ad ogni sgambetto è sicura che sia quello giusto mentre la staticità dei fatti la smentisce. Pensare che in questo modo il gigante possa andare al tappeto mi sembra francamente un’ipotesi irrealizzabile. Schiano, democristiano d.o.c., ha dimostrato di aver scoperto i segreti della resurrezione in più di una occasione. E saprà sopravvivere anche a quelli presenti e futuri. E poi a dargli una mano, di volta in volta, ci sono proprio i suoi avversari interni ed esterni che per incapacità, incompatibilità o pura buona fede fanno sempre le scelte sbagliate per loro e più favorevoli al primo cittadino.
A otto mesi dalle elezioni è la minoranza che dovrà temere per la propria sopravvivenza. La strategia di Schiano non è ideologica, per lui è più utile blandire l’avversario. La sua politica è la continuazione commerciale della strategia democristiana fondata sul coinvolgimento, sulla cooptazione dell’opposizione e non sul muro contro muro. Nella scorsa amministrazione la strategia è stata applicata scientificamente portando ottimi risultati. Il pericolo attuale è proprio questo: che possa ripetersi una nuova stagione inciuciosa. Per ora il gioco non gli è riuscito. Almeno sembra .Ma «il potere logora chi non ce l’ha». E alla lunga gli ammiccamenti di Schiano potrebbero far innamorare qualcuno. Allora sì che saremo tornati alla prima repubblica e a quel “sano” consociativismo che accontentava tutti. E che come nelle migliori favole farà vivere tutti felici e contenti.