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martedì, Aprile 30, 2024
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Vede la figlia minacciata spara e uccide il rapinatore

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VILLARICCA — Fino a ieri era un tranquillo negoziante di provincia, un padre di famiglia con i problemi di tutti, un condomino stimato all’interno del parco in cui vive. È diventato un assassino quando ha visto un rapinatore puntare la pistola alla testa della figlia: Giuseppe D., 51 anni, nel timore che il ragazzo sparasse, ha sparato lui per primo. Ha estratto la rivoltella che da otto anni era autorizzato a portarsi dietro per difesa e ha esploso un colpo almeno.
Ha visto il rapinatore allontanarsi insieme con un complice e solo più tardi, in commissariato, ha saputo di averlo ucciso. La vittima si chiamava Aniello Cestari; aveva 21 anni e numerosi precedenti, quasi tutti per rapina, uno anche per tentativo di omicidio. L’ultima volta aveva lasciato il carcere tre mesi fa. Abitava nel rione 167 di Scampia, lotto G. Proprio da Scampia, spiegano gli agenti, proviene la maggior parte dei rapinatori arrestati nel Giuglianese. La sparatoria è avvenuta poco prima delle due di pomeriggio in via Leonardo da Vinci, nel centro di Villaricca. Giuseppe D., ottico molto conosciuto in città, sta tornando a casa con la figlia Valeria, di 22 anni, che lo aiuta in negozio.
Sono passati a fare la spesa e la loro Seat Arosa è carica di buste. Arrivati all’ingresso del parco Tanya, l’auto si ferma: Valeria resta al volante, il padre scende per prendere le buste della spesa e portarle nel palazzo. Il portiere non c’è: dall’una alle quattro la guardiola resta chiusa. Il negoziante è già all’interno del viale quando vede due ragazzi a piedi avvicinarsi all’auto, aprire lo sportello, strattonare Valeria. Uno dei due impugna una pistola e, quando lei accenna a un tentativo di ribellione, gliela punta alla tempia. In quel momento, Giuseppe D. decide di intervenire: afferrala calibro 38 che porta con sé e corre verso la figlia. In quella manciata di secondi, i rapinatori lo scam-biano per un poliziotto in borghese. L’uomo spara; Aniello Cestari viene colpito a una spalla, ma non perde sangue. Scappa a piedi con il complice, diretto alla loro macchina che è parcheggiata poco distante.
Giuseppe D. chiama la polizia,che arriva dopo pochi minuti. Contemporaneamente, il ferito viene scaricato davanti all’ospedale di Giugliano. Fa in tempo a dire come si chiama, poi perde conoscenza; morirà un paio d’ore più tardi.

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