QUALIANO. Si apre a Qualiano la Festa dell’Unità. Due giorni di incontri, dibattiti, approfondimenti, ma anche musica e spettacolo. In calendario l’intervento di Michele Santoro e il primo raduno freestyle della zona. Si inizia alle 18 di venerdì 24 nella villa comunale di via Palumbo, si termina sabato 25 con la musica hip hop. L’inaugurazione è affidata a Roberto De Masi, Assessore alla trasparenza del Comune di Napoli.
Nel programma il consueto cocktail fra politica, spettacoli e cultura, perché, ha spiegato Rosario Petrillo, segretario dei Ds- Qualiano, «la cultura è l’anima segreta della politica, che ha bisogno di scrittori, artisti e poeti per essere più presente nel mondo». Intreccio fra cultura e politica il 24 settembre quando Michele Santoro prenderà la parola. «Ci siamo battuti veramente tanto per averlo alla nostra festa», dice Giuseppe Fertuso, segretario locale della Sinistra Giovanile. Interverranno anche Berardo Impegno, membro della direzione nazionale dei Ds, e Andrea Cozzolino, consigliere regionale della Quercia. Al termine del dibattito, prenderà il via un lungo concerto rock: in programma musica hard, metal e punk. «Niente di strano – dice Raffaele Del Giudice, capogruppo dei Ds al Consiglio di Qualiano -. La festa dell’Unità, la prima che si celebra nella nostra città dagli anni Settanta, è dedicata interamente ai giovani. I ragazzi dell’hip hop hanno già occupato gli spazi della manifestazione prima che iniziasse, insegnando e diffondendo la loro cultura». Spazio ai giovani e alla creatività, insomma. «Non a caso il tema della nostra festa è “I giovani e le periferie” – sottolinea Salvatore Napolano – Con i ragazzi vogliamo iniziare un percorso nuovo, che ci conduca verso un’alternativa di governo per un paese che merita sviluppo, progresso, progetti e rappresentatività».
L’angolo culturale ritornerà sabato pomeriggio. Leonardo Impegno, responsabile Scuola della Quercia, e Felice Sommese, segretario provinciale della Cgil-Scuola, discuteranno di riforma Moratti e delle prospettive di studio per istituti superiori ed università. Ampio spazio sarà riservato agli interventi dal pubblico e al dibattito. Subito dopo prenderà il via l’esibizione hip hop. «Parola chiave di questo genere – dicono gli organizzatori – è “freestyle”, ovvero l’arte dell’improvvisazione, non come mancanza totale di regole, ma come interpretazione soggettiva ed originale delle regole stesse». Ad esibirsi quattro cantanti (i cosiddetti «masters of cerimony»), nove danzatori (i «brekers»), quattro deejay, otto artisti (meglio conosciuti come «writers»). A disposizione di quest’ultimi ci saranno dodici pannelli dove poter disegnare. «Generalmente – dice Fertuso – i writers dipingono illegalmente sui muri delle città. Stavolta avranno uno spazio tutto loro dove potersi esprimere in libertà con spray e bombolette».
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