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sabato, Aprile 27, 2024
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Natale povero aspettando sgravi fiscali e reddito di cittadinanza

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+0,1% su base mensile e +1,9% su base annuale l’inflazione di novembre secondo l’Istat. Intanto, mentre la Confcommercio lancia un appello ai commercianti a ridurre i prezzi per evitare il crollo delle vendite natalizie – si prevede infatti che gli italiani spenderanno tra i 100 e i 150 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno – cala la fiducia delle famiglie italiane. Non sembra proprio un ricco Natale quello che si avvicina, e non resta che rassegnarsi aspettando gli sgravi fiscali del governo Berlusconi e il reddito di cittadinanza del governatore Bassolino, checché ne dica l’Istat con il suo risibile tasso d’inflazione.
Secondo i calcoli della Cdl i benefici del taglio delle tasse vanno dai 331 euro di chi guadagna 15.000 euro all’anno (lavoratore dipendente con coniuge e due figli minori a carico) ai 1.062 euro di chi ne guadagna 50.000 fino ai 29.330 euro di chi ne guadagna 1.500.000 all’anno. La Gad dal canto suo ha risposto che non ci sta, che il taglio delle tasse è virtuale, che non avrà impatto sull’economia e, soprattutto, che viola la progressività sancita dalla stessa costituzione. Per contro, la Gad propone un’altra politica di sgravi fiscali distribuendo i benefici in particolare a chi è più povero, 1.515 euro a chi guadagna 5.000 euro all’anno e solo 352 euro a chi ne guadagna 50.000 all’anno. Gli industriali, dal canto loro, non sono molto entusiasti e si aspettavano un taglio molto più forte dell’Irap.
Ma la partita sembra chiusa a favore di chi voleva a tutti i costi detassare gli italiani e, soprattutto, quelli che guadagnano di più. Servirà a risollevare le sorti dell’economia italiana il cui tasso di crescita viene continuamente rivisto al ribasso? Prosegue, intanto, la corsa a presentare la domanda per il reddito di cittadinanza in Campania, anche se appare quasi del tutto svanita la furia delle prime ore che aveva illuso tutti gli aventi diritto (reddito inferiore a 5.000 €). A quattro giorni dalla scadenza fissata per il 9 dicembre solo un 25-30% circa dei moduli distribuiti sono ritornati debitamente compilati. La limitatezza delle risorse disponibili (77 milioni di euro) e la rigidità dei criteri seguiti slezioneranno solo i nuclei familiari in condizione di povertà assoluta. Secondo dati Inps, i nuclei familiari con dichiarazione ISEE inferiore a 5.000 € sono 170.330 (6.574 su 127.127 abitanti nell’ambito “Mugnano” e 7.470 su 155.447 abitanti nell’ambito “Giugliano”), mentre solo 20-25.000 in totale potranno beneficiare del reddito di cittadinanza.

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