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domenica, Maggio 26, 2024
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STANATO LATITANTE DEL CLAN PIANESE
Si nascondeva a Villaricca. Altri due fermi a Qualiano

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QUALIANO. Trema il clan Pianese di Qualiano. In manette è finito Salvatore Campanile, 39 anni, elemento di spicco della cosca che da anni impera a Qualiano. Lo hanno arrestato a Villaricca i carabinieri della Compagnia di Giugliano, coadiuvati dai colleghi del nucleo provinciale di Napoli. Poche ore dopo altri due guaglioni del clan sono stati ammanettati a Qualiano, assieme a due incensurati: vendevano bombe carta nella piazza principale della cittadina.



Campanile era latitante dal 2003 per «estorsione aggravata dal metodo mafioso». Il 39enne si nascondeva in un appartamento di via Milano, nei pressi della cosiddetta «rotonda Maradona»: qui si preparava a festeggiare il Capodanno assieme a due donne, anch’esse arrestate per favoreggiamento. Il blitz è scattato poco dopo le 20 della vigilia. I militari, diretti dal capitano Gianluca Trombetti, hanno circondato l’intera zona, impedendo ogni possibile via di fuga. Alla vista dei carabinieri, Campanile ha cercato di scappare attraverso un cunicolo realizzato nell’armadio e che collegava con l’esterno dell’appartamento. Tutto inutile. I militari l’hanno acciuffato e ammanettato. Arrestate anche le due donne che erano in sua compagnia, e che hanno tentato di agevolarne la fuga: si tratta di T. P., 36 anni, proprietaria dell’abitazione, e F. I., 37 anni, entrambe di Villaricca.



Per gli investigatori Campanile sarebbe un esponente di primo piano del clan di Qualiano: probabilmente uno dei reggenti dopo l’arresto del boss Nicola Pianese, meglio conosciuto come «’o mussuto». In particolare, a carico del 39enne figurano diverse denunce per estorsioni e taglieggiamenti: le ultime due risalgono al novembre 2003 ai danni di un commerciante ed un imprenditore, entrambi di Qualiano. Campanile era stato già arrestato il 13 ottobre del 1999 nel corso della maxioperzione condotta dai sostituti procuratori Aldo Policastro e Angelo Caputo della Dda: in manette finirono 13 esponenti della cosca, a partire dal capoclan Pianese e due suoi luogotenti, Bruno e Domenico D’Alterio.



Intanto, proprio a Qualiano altri due affiliati al clan sono stati arrestati per detenzione illegale di materiale esplodente. Si tratta dei fratelli Vincenzo e Luigi Iuffredo, di 23 e 20 anni, fermati in piazza Kennedy assieme ad altri due incensurati. I carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Carlo Barresi, li hanno ammanettati mezz’ora dopo la mezzanotte di San Silvestro. I due vendevano bombe carta artigianali da un furgone posteggiato nei pressi di un popoloso condominio della piazza. Dietro le sbarre sono anche finiti Michele Billeci, 30 anni, e Antonio S., 15 anni, entrambi di Villaricca. A bordo del furgone, noleggiato presso una ditta di Napoli, c’erano 400 chili di «cipolle» invendute. I militari hanno anche sequestrato 800 euro, proventi della vendita illegale dei fuochi.




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