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venerdì, Maggio 17, 2024
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la sen.Pagano(DS):”E’ dalle donne che deve partire la vera opposizione”

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Un otto marzo diverso. Una data da riscoprire. Una festa da rivalutare e con essa il ruolo della donna. A lavoro, a casa, in politica. E’ la proposta avanzata dal coordinamento locale dei Democratici di Sinistra durante un convegno sulla “giornata della donna”. Ospite dell’incontro la senatrice Graziella Pagano, vice presidente del gruppo senatoriale DS. “Pregiudizi, abusi, soprusi: ancora troppi per festeggiare, tanti per continuare a lottare”. E’ il titolo dell’incontro, tenutosi nella gremita sede del partito diessino di via Cavour. La sen. Pagano prende spunto dalla manifestazione di sabato a Roma dell’Ulivo per discutere di ruoli, rappresentanze, leadership, questione femminile. “Una parte del Paese oggi non è rappresentata, in Parlamento noi donne – dice- siamo appena il 7 per cento”. Parla poi dell’ opposizione, lancia un monito alla minoranza tutta: “ il centrosinistra deve capire che l’opposizione non si fa se non si mettono in campo le donne; è dalle donne che si deve partire: sono il motore più forte, il punto di aggregazione, hanno straordinarie capacità di coinvolgimento”. Moderatrice dell’incontro la prof. Tonia Abboccato, membro del direttivo DS di Qualiano. Significativo l’intervento della prof. Teresa Vitale, componente dell’ associazione di donne “Spazio Aspasia” di Giugliano (la società no profit che gestisce il telefono rosa). “La società dei consumi si è appropriata dell’8 marzo; è giunto il momento per riscattarci, per aprire – afferma la Vitale – una nuova stagione di lotta, innanzitutto culturale”.
“Dentro ai partiti e alle aziende non c’è affatto la parità, dobbiamo lottare e sgomitare, ognuna è costretta pensare per sé- osserva la sen. Pagano, eletta lo scorso maggio nel collegio 3 del Vomero- le donne per essere prese sul serio devono dimostrarsi non brave ma eccezionali, gli uomini vanno bene comunque. La differenza sessuale è ricchezza, non separazione o segno di inferiorità; oggi però sembra quasi sia un problema”.
La storia delle donne è cambiata; soprattutto negli ultimi decenni lo ha fatto in modo vertiginoso. Almeno in questa parte di mondo. A distanza di anni la giornata della donna (rifiutano di chiamarla “festa”) diventa un “dovere” di rigore storico che insegni come e quando sono stati mossi i primi passi del movimento, dagli scioperi femminili in URSS del 1848 all’incendio di un’industria tessile statunitense nel 1911 dove persero la vita 129 operaie, fino all’adozione nel 1946 della mimosa (primo fiore a ricoprire gli alberi) come simbolo delle donne. Pertanto una pergamena con le date simbolo di questa storia è stata regalata, assieme ad una mimosa, a tutte le donne presenti in sala. “Ogni 8 marzo – si legge – per riscattare una vita”.
“Ricordiamo il reale significato di questo giorno- spiega uno dei membri della sezione – anche per dissociarci da una logica consumistica che abitualmente, ormai, accompagna le feste del nostro calendario”.
“ L’acquisizione della consapevolezza di genere è una condizione essenziale per il pieno riconoscimento dei diritti della donna nella società di oggi” conclude la senatrice Pagano , lo fa invitando le donne “a ritrovare la forza del passato e porsi alla testa del cambiamento”.

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