Per il ferimento di Francesca Di Donato, la 23enne di Sant’Antimo, vittima di un drammatico scippo la notte del 14 settembre scorso è già stato condannato in primo grado a 7 anni e sei mesi di carcere, Cristian Shiro De Luca, il 28enne individuato grazie alle indagini scattate dopo il 14 settembre scorso, giorno della rapina avvenuta ad Aversa. Nei giorni scorsi, la Procura di Napoli Nord ha aperto un nuovo fascicolo di indagini a carico del complice, Nicola Bocchino, per diverse ipotesi di reato. Francesca Di Donato, difesa dall’avvocato Mario Liberti, era appena uscita dal locale del centro storico di Aversa in cui lavorava nei weekend, quando fu avvicinata a bordo di un’auto da Shiro e dall’altro indagato Nicola Bocchino (che ha scelto il rito ordinario); il primo tentò di strapparle la borsa in cui c’erano pochi euro, trascinandola per alcuni metri dalla vettura dei due balordi fino a sbattere con il fianco contro il muro del marciapiede. Francesca fu soccorsa subito dopo la rapina e trasportata in gravi condizioni all’ospedale di Aversa. Lì i medici riuscirono a salvarle il rene. Gli inquirenti vagliarono con meticolosa cura tutti gli indizi raccolti sul posto, tra cui le immagini di videosorveglianza di varie attività commerciali, riuscendo a identificare l’auto sulla quale viaggiavano i due balordi, così che il 2 ottobre scorso, il 28enne di Villa Literno Cristian Shiro De Luca fu arrestato a Sassuolo, dove probabilmente si era rifugiato per sfuggire alla cattura. Nicola Bocchino ha sempre disconosciuto l’amicizia con Cristian Shiro De Luca.
Scippata e trascinata con l’auto: Il pm apre un nuovo fascicolo
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