PUBBLICITÀ
HomePoliticaMarano. Prosegue a distanza lo scontro tra i due schieramenti

Marano. Prosegue a distanza lo scontro tra i due schieramenti

PUBBLICITÀ

La bagarre scoppiata nell’ultima assise, che ha portato l’opposizione a decidere per l’ennesimo abbandono dell’aula, non prima di un’accesa protesta con accuse gravissime, indirizzata al sindaco Liccardo e ai consiglieri di maggioranza, prosegue a distanza. Alla base dello scontro c’è la mancata concessione di 5 minuti di pausa per analizzare un maxi emendamento, ma anche la convocazione della seconda seduta dell’assise a un mese di distanza dalla prima, giudicato dai consiglieri di minoranza «un evento senza precedenti. Difatti – hanno poi aggiunto – la seconda convocazione della seduta si è trasformata in un rinvio». Nei giorni scorsi i consiglieri di opposizione si sono incontrati per decidere quali azioni intraprendere dopo l’ultimo scontro in assise e dalla riunione è emerso che «da oggi in poi non ci saranno sconti». La minoranza considera l’atteggiamento dei colleghi, che siedono sugli scranni nel lato opposto della sala auditorium della Scuola Socrate, come una “dichiarazione di guerra” e «l’unico risultato che hanno ottenuto, è quello di dare più forza all’attività dell’opposizione». Bertini non ha dubbi: «Il loro è un tipico atteggiamento da camorristi». L’opposizione, dunque, serra i ranghi e procede spedita: «Se è la guerra che voglio, la avranno».

Non si è fatta attendere la reazione della maggioranza, che nei giorni scorsi ha bollato l’accadimento in assise come “un atto provocatorio e ostruzionistico”. Oggi la maggioranza torna sull’argomento e aggiunge che «la mancata concessione di 5 minuti di pausa assume, a parere dei consiglieri Bertini e Recupido, i connotati di un atteggiamento tipico di “camorristi”. Ci si domanda, – aggiungono – che connotati possano assumere le azioni dell’opposizione, ossia avvicinarsi ai banchi dei consiglieri di maggioranza inveendo con toni minacciosi e provocatori; impedire di fatto al Sindaco di presentare i nuovi assessori poiché non previsto nell’ordine del giorno; non consentire gli interventi in aula del prof. Verolino, esperto della materia, e di un rappresentante dei comitati, anche se entrambi avevano partecipato ai vari tavoli tecnici. Pertanto – proseguono – seppur contestabile è la scelta della mancata concessione della sospensione dei lavori, altrettanto contestabile è l’atteggiamento assunto in precedenza dai consiglieri Recupido e Bertini. Inoltre, va precisato che, prima della bagarre, erano trascorsi ben 45 minuti in cui Bertini e Recupido avevano parlato di tutt’altro senza mai entrare nel merito dell’argomento all’ordine del giorno, poiché l’obiettivo non era quello di discutere del Regolamento ma soltanto di opporsi in maniera ostruttiva e sterile. L’obiettivo era, in effetti, di deviare l’attenzione dall’ottimo risultato raggiunto dall’amministrazione, poiché per la prima volta si riusciva, disponendo anche del consenso dei comitati cittadini, a dotare la Città di un Regolamento in grado di disciplinare l’installazione delle antenne di telefonia mobile per salvaguardare la tutela della salute pubblica».

PUBBLICITÀ

Il Consigliere Ricciardiello: «Tentare, in maniera spasmodica, di spostare l’attenzione, dai benefici ottenuti dalla Città con tale Regolamento, agli effetti generati in aula da un’azione seppur criticabile ma legittima intrapresa dalla maggioranza, qual è la mancata concessione della sospensione, appare inappropriato e del tutto strumentale».

Il Consigliere Sansone: «E’ davvero atipico passare dall’essere definiti antidemocratici e camorristi all’essere considerati dal prof. Verolino, che ha coadiuvato i comitati, un modello di amministrazione da esportare nelle altre Città per il modo in cui si è arrivati alla realizzazione del Regolamento, poiché la stesura è avvenuta al termine di continui confronti tra tecnici comunali ed esterni, comitati cittadini e compagnie telefoniche, consentendo, quindi, la più ampia partecipazione possibile per addivenire, come avvenuto, ad un Regolamento condiviso anche dai cittadini, inserendo molte richieste avanzate dai comitati cittadini».

Il Consigliere Tagliaferri: «L’ottimo risultato è stato raggiunto proprio per l’atteggiamento democratico assunto, sin dall’inizio, dall’amministrazione per la stesura del Regolamento con il coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti (amministrazione, esperti e cittadini), poiché la tutela della salute pubblica deve rappresentare un diritto fondamentale da tutelare a prescindere dai colori politici».

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ