Il giudice per le indagini preliminari Alessandro Buccino della procura di Napoli Nord, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Antonio Riano, indiziato dell’omicidio dei coniugi Luigi Simeone ed Immacolata Assisi. Nelle 19 pagine dell’ordinanza si parla di una trattativa per l’acquisto della casa mai andato in porto a causa proprio di ritardi ed omissioni da parte del fioraio 27enne. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Riano quella sera avrebbe pianificato tutto per crearsi anche un alibi dopo aver commesso il delitto. Alla base di tutto c’era la volontà del giovane di non deludere la sua fidanzata, a cui aveva promesso l’acquisto della casa dei Simeone in vista del loro matrimonio, fatto per il quale quella sera aveva anche organizzato una sorpresa con tanto di bottiglia da stappare per festeggiare la fantomatica acquisizione del loro nido d’amore. Per rendere la cosa ancora più veritiera aveva anche falsificato un atto di vendita con tanto di firma di una notaio napoletana, rivelatosi poi pacchianamente realizzato e smentito poi come atto redatto dalla stessa professionista interessata.
Ai giudici Antonio Riano aveva detto di essere già in possesso delle chiavi della casa di via Colonne a Melito, ma questa cosa è smentita dal fatto che vicino vi era ancora un portachiavi del tassista cinquantenne ed avrebbe anche progettato di recarsi in caserma volontariamente per denunciare che, dopo aver versato delle somme ai due coniugi per l’acquisto della casa, quest’ultimi da giorni non rispondevano più al cellulare.

