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Giugliano. Centrodestra in frantumi, Cesaro punta su Guarino e taglia fuori alcuni forzisti

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Se la politica è fatta sui numeri, allora il centrodestra aveva la possibilità di scegliere se vincere le elezioni al primo turno oppure no. L’accelerazione di Luigi Guarino, il diktat di Cesaro, i malumori di alcuni esponenti dell’ex Pdl uniti alla resistenza di Fratelli d’Italia, hanno però portato alla frantumazione del centrodestra in due poli distinti. Da un lato c’è una parte di Forza Italia che sostiene a spada tratta Luigi Guarino, dall’altra il gruppo formato da alcuni forzisti, il direttivo di Fratelli d’Italia e La Destra. L’ex presidente del consiglio comunale gode del sostegno di Luigi Cesaro e Antonio Pentangelo. Alla base di tale supporto ci sarebbero due motivazioni. Innanzitutto, Guarino sarebbe stato il più celere a preparare una squadra forte per la prossima tornata elettorale. In sostegno alla sua candidatura sono da tempo pronte ben tre liste civiche di cui una “Democrazia e Libertà” formata dall’ex Pdl Giuseppe Aprovitola. Ma soprattutto, l’ex presidente del consiglio comunale sarebbe pronto a sostenere il figlio di Cesaro, Armando, nella sua corsa al consiglio regionale. Voti che a Cesaro non sarebbero stati garantiti da un’altra parte di Forza Italia che invece sosterrebbe la candidatura di Raffaele Fitto alla Regione. Per queste due motivazioni, Luigi Guarino è e resta il candidato ufficiale di Forza Italia. Attorno al suo nome, inoltre, sta iniziando ad allargarsi la coalizione. Forza Italia infatti ha siglato un accordo con il Ncd, che però non sarà rappresentato dall’attuale coordinatore regionale Giulio Di Napoli, il quale probabilmente sarà in corsa alle amministrative con una lista civica.

CESARO DOCET. Il diktat di Cesaro ha di fatto tagliato le gambe ad una parte di Forza Italia che però, nel partito, rappresenta ancora la maggioranza. A questo punto, ad ogni ora che passa è sempre più concreta la possibilità che si costituisca una coalizione alternativa di centrodestra, formata da Fratelli d’Italia, La Destra e i “dissidenti” di Forza Italia. Il candidato a sindaco potrebbe essere scelto tra un esponente di spicco della società civile. Sul tavolo, comunque, c’è anche un’ipotesi interna che conduce al nome di Emanuele Bifaro, membro del direttivo di Gioventù Nazionale, uno dei giovani maggiormente apprezzati nell’ambiente politico giuglianese, che potrebbe attirare su di sé molti voti d’opinione. In stand by, infine, la posizione del Npsi e dell’area moderata.



GLI SCENARI. La situazione è ancora in continua evoluzione nonostante manchino circa 72 ore dalla chiusura delle liste. A pagare lo scotto di questa frattura interna alla coalizione potrebbe essere il candidato presidente alla Regione Stefano Caldoro accusato da alcuni frondisti di Forza Italia di “non aver preso una posizione chiara nemmeno sulla questione incandidabilità legata a Guarino”. L’unica certezza è che, così come per il Partito Democratico, anche il nome del candidato a sindaco di Forza Italia sembrerebbe aver il bene placet più dei vertici regionali e nazionali che locali.

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