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Giugliano. L’Arpac dà la ‘bandiera nera’ al mare di Licola

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L’Arpac, l’agenzia della Regione Campania che si occupa del monitoraggio dell’ambiente, ha diramato gli elenchi delle aree balneabili e non delle province di Napoli Caserta. I controlli sono stati effettuati su 191 aree di balneazione. La qualità delle acque viene divisa in quattro classi di merito, tenendo conto anche della classificazione ricevuta negli ultimi quattro anni oltre a quello in corso. In provincia di Napoli, tra i tratti di mare in cui è vietata la balneazione vi sono anche due specchi d’acqua dell’area di Licola: uno ricadente sul comune di Giugliano in Via Squalo e l’altro nella zona di Licola che è parte di Pozzuoli, dove i tratti interessati sono l’effluenza nord del depuratore di Cuma e Lido di Licola Stabilimento Balnerare. I dati ufficiali dell’Arpac attestano un miglioramento della qualità delle acque in Campania: per il 2015, in circa 429 chilometri di litorali marini, risulta di qualità eccellente l’81%, a fronte del 76% registrato nella scorsa stagione. Sono esclusi dal monitoraggio 59 chilometri, comprendenti aree portuali (inibite per legge alla balneazione), servitù militari, aree di particolare tutela ricadenti in parchi marini e foci di fiumi o canali ritenuti non risanabili sulla scorta dei dati analitici pregressi.

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